Questa bella canzone , forse la più conosciuta canzone d'amore in lingua sarda, è stata magnificamente interpretata da un artista, dalla bellissima voce, scomparso anch'egli pochi giorni addietro, dopo inesorabile malattia, Andrea Parodi, il cantante dei Tazenda, che fino alla fine ha combattuto con grande coraggio salendo sul palco, nella commozione generale, ad interpretarla ancora una volta poche settimane prima di morire. A lui la vorrei dedicare.
NON POTHO REPOSARE
Non potho reposare amore e coro
pensende a tie soe donzi momentu.
No istes in tristura prenda e oro
nè in dispiaghere o pessamentu.
T'assicuro ch'a tie solu bramo,
ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo.
(Non posso riposare, amore e cuore,
pensando solo a te ogni momento.
Non provar tristezza, gioiello d'oro,
nè dispiacere o pensiero.
Ti assicuro che a te solo bramo,
che t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo.)
Amore meu prenda de istimare
s'affettu meu a tie solu est dau;
s'are iuttu sas alas a bolare ,
milli bortas a s'ora ippo bolau;
pro benner nessi pro ti saludare,
s'attera cosa non a t'abbissare.
(Amore mio, gioiello da stimare,
il mio affetto a te solo e' dato;
se avessi avuto le ali per volare,
mille volte all'ora avrei volato;
per venire almeno a salutarti,
o solamente per vederti.)
Si m'esseret possibile d'anghelu
d'ispiritu invisibile piccabo
sas formas; che furabo dae chelu
su sole e sos isteddos e formabo
unu mundu bellissimu pro tene,
pro poder dispensare cada bene.
Se mi fosse possibile d'angelo
di spirito invisibile prenderei
le forme; ruberei dal cielo
il sole e le stelle e formerei
un mondo bellissimo per te,
per poter dispensare ogni bene.
Parole di Salvatore Sini, prima metà del '900.
Ps. nella traduzione la musicalità si perde totalmente, il testo originale è più lungo.
|