Il giovane Simba è un leoncino, figlio di Re Mufasa e di sua moglie Sarabi.
Un giorno, dalla roccia dei re, il Padre gli mostra fino a dove si estende il suo regno, spigandogli che "tutto ciò che è illuminato dal sole" un giorno sarà suo, mentre al di là di ciò che si vede, nell'ombra, non ha giurisdizione.
Il piccolo Simba cresce sano, giocando con la sua amica Nala, sua promessa sposa, mentre il suo oscuro zio Scar, che trama nell'ombra per ottenere il potere, fa in modo di eliminare il re e il futuro re. Uccide infatti Mufasa facendola sembrare una disgrazia, e di questo incolpa ingiustamente Simba che si trova costretto a fuggire in preda al terrore.
L'oscuro Scar diventà così il nuovo re, e con l'aiuto delle iene trasforma il prima rigoglioso regno di Mufasa in una terra di desolazione.
Nel frattempo Simba, fuggito dal regno "illuminato dal sole", incontra due amici, Pumba e Timon, che gli ridanno la gioia di vivere grazie al loro motto "Hakuna Matata", che letteralmente significa "senza pensieri". Cresce così forte e sano, mettendo da parte il profondo senso di colpa che aveva per la morte del padre. Ma un bel giorno, l'inaspettato incontro con Nala, la sua vecchia amica d'infanzia, lo scuote terribilmente. Viene così a conoscenza che tutto il regno lo credeva morto, e in sua assenza il perfido Scar era salito al potere, divetando un tiranno malvagio e opprimente.
La giovane leonessa esorta Simba a tornare per riprendere il controllo del Suo regno che gli spetta di diritto, ma lui scappa in preda ai fantasmi del passato... Quella notte Simba incontra Rafiki, il babbuino sciamano che lo guida in un percorso interiore per affrontare le sue paure più profonde. Gli procura così una visione nella quale Simba vede in cielo suo Padre Mufasa, ed a questo punto la conversazione merita di essere trascritta per intero:
"Pensavo fossi morto" dice Simba vedendo l'immagine di suo Padre.
"Io vivo in te, Simba... ma ti sei dimenticato di me perchè ti sei dimenticato di te stesso... Ricorda chi sei"
"Padre, non lasciarmi" urla Simba che scoppia a piangere.
"Ricordati chi sei, ricordatelo e scoprirai così "il tuo posto" nel cerchio della Vita..." dice la visione che lentamente va scomparendo.
Simba allora capisce che l'unico modo di far Vivere in sé il Padre è Ricordarsi di Se stesso... scoprendo così che il suo "posto nell'Universo" è quello di Essere Re...
Con l'aiuto del saggio babbuino Rafiki (che non gli risparmia qualche sonora martellata...) e dell'amata Nala, nonchè dei due amici Pumba e Timon, Simba torna a Casa ad affrontare il malvagio zio Scar e la sua più profonda paura, quella di essere il responsabile della morte di suo padre...
Il viaggio si conclude, Simba dopo essere uscito dal regno illuminato dal sole e aver fatto esperienze, prende coscienza di ciò che è e di quale sia il suo posto, e ritorna a Casa ad affrontare l'ultima sfida... Se non fosse un leone direi che è partito uomo (minuscolo) ed è tornato Uomo.
Film molto criticato per la morte di un genitore (ma già nel 1942 Disney aveva affrontato l'argomento in Bambi) è senz'altro uno dei più belli e ricchi di significati nascosti cartoni d'animazione. Il 32imo classico Disney ha vinto due Oscar fra cui la colonna sonora (bellissima) composta da Hans Zimmer e interpretata da Elton John (Ivana Spagna nella versione italiana)
Consiglio indubbiamente a tutti di vederlo, scoprendo che alcuni cartoni animati andrebbero visti con attenzione anche dagli adulti...