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La Gnosi
 La Gnosi


Inviato da  Sole
  27-11-2006
Predefinito la cosmogonia e la salvezza



Non farò l’elenco di tutti gli scrittori e pensatori dello Gnosticismo post Cristiano ma ne menzionerò solo due, le cui idee si somigliano e che hanno segnato fortemente il movimento.

Basilide l’Egiziano fu il primo in ordine cronologico tra i più famosi ed importanti padri della Gnosi Cristiana. Una delle concezioni più alte di questo autore è la sua visione ed interpretazione della Fede che vede come la forma più alta di Conoscenza, la Fede è una Essenza. In questa visione delle cose egli ritiene che chiunque abbia Fede possa ricevere la salvezza, ed è libero di farlo da solo senza intermediari… chiaramente eretico.
Da lui, si dice che i Manichei, circa cento anni più tardi,abbiano preso le basi per il loro pensiero religioso. Infatti l’insegnamento di Basilide (e della Gnosi in generale) si basava sul principio Dualistico delle Sigizie e da queste lui vedeva la sorgente della questione del bene e del male . Purtroppo di questo autore resta ben poco, i suoi testi furono bruciati dai critici Cristiani del primo secolo, intorno al 120/150 d.c..

Valentino è sicuramente il massimo esponente tra gli autori e pensatori gnostici di tutti i tempi. Anche di lui non si hanno estratti, ma grazie ai suoi allievi conosciamo di che natura fosse il suo pensiero e soprattutto sappiamo che esso fu influenzato fortemente dalla mitologia Egizia e Pitagorica. Sembra quasi che volesse riscrivere, unificando insieme, tutto il pensiero occidentale. Come volesse riunire di nuovo la separazione avvenuta tra il mondo Ellenico ed Egizio.
Prenderemo lui come guida per il viaggio verso l’Uomo e il suo Ritorno, attraverso il suo racconto.

Semplificando al limite la complessa Teogonia Gnostica raccontata da Valentino, egli ci fa sapere che in Principio Esisteva un solo Essere, un Essere Eterno e Divino, inconoscibile. Egli emanò il suo Raggio che si divise in due creando una coppia di Eoni (detta Sigizie): Nous e Aletheia , che a loro volta creano un’altra coppia di Eoni: Logos e Zoe che creano altra coppia di Eoni: Anthropos e Ekklesia. Le tre coppie di Eoni creano altri piani sottostanti con altre coppie di Eoni fino alla più lontana dal Principio Primo di tutte le cose: l’Eone Sophia. Tutti insieme formarono il Pleroma, Nel Pleroma imparavano, conoscevano, si espandevano. Ma Sophia disperata perché così lontana dalla Fonte Originale pur di conoscere il Padre decise di agire come Lui e creò anch’Essa, ma troppa era la sua brama e troppo l’orgoglio che creò un Essere orribile e inferiore detto Arconte. Ella creò il Demiurgo che a sua volta creò altri Arconti inferiori a lui, credendosi così il Signore e Unico Essere Emanante, infatti talmente era enorme la distanza tra Lui e l’Eterno che non aveva memoria di ciò che fosse prima e si sentì Lui stesso il Non-Generato. Gli Arconti erano indegni della bellezza radiosa degli Eoni e mostruosi alla vista del Pleroma. Erano lontani dal Padre e dalla Verità, così credettero anche loro che davvero il Demiurgo fosse il Padre e a lui obbedirono, il suo nome è Yahweh. Così divenne il padre del mondo della Materia e Signore dei suoi abitanti. Sophia accortasi dell’abominio fatto pianse per questa colpa e per la imperfezione creata fu costretta fuori dal Pleroma e sempre più lontana dalla Luce. Ma gli altri Eoni, commossi dal suo pianto e pentimento chiesero al Padre di provvedere a Lei. Il Padre allora incaricò gli Eoni Pensiero e Verità (Nous e Aletheia) di emanare altri due Eoni con lo scopo di sistemare e ridare grazia all’Arconte creato da Sophia per ridonare a Lei la Salvezza.
La Sigizia creò così gli Eoni: Cristo e Spirito Santo che discesero e diedero la Conoscenza a Sophia che smise il suo lamento. Separarono i due mondi con una soglia. Sophia fu divisa in interna ed esterna. L’esterna rimase alla soglia del mondo di sotto e la interna si mise alla soglia del Pleroma. Così il Demiurgo non si accorse della fuga di Sophia e non potè seguirla scoprendo così il Pneuma e infestandolo con la sua impurità.
Fu posto poi dal Padre l’Eone Limite a Guardia della Soglia dei due mondi che furono così chiusi l’uno all’altro.
Il Signore del mondo inferiore è il Demiurgo.
Spirito Santo entrò in Cristo che divenne Uno e si unì in coppia a Sophia come Sposo. Divenendo così Cristo e Sophia la Porta verso i piani più alti del Mondo Superiore.
Il Demiurgo è dunque ignorante dei piani superiori, del Pneuma, e per sopravvivere crea materia e per sua stessa natura vela la Luce. Esso la contiene ma manifesta buio non potendo vedere se stesso. L’Angelo della Luce è cieco di Se.
Conoscere Se Stessi acquista dunque un significa più ampio ed esce dal simbolismo per entrare e penetrare la natura profondo dell’essere umano.
Gli Arconti così separati ed ignari del Mondo Superiore, presero possesso e dominio dei mondi inferiori, della materia più densa e fredda il cui Padrone e Signore era il Demiurgo creato da Sophia. Essi si rivolgevano ad una Sophia esterna, apparente, mentre la parte Luminosa di Sophia era tornata all’interno del Pleroma.
Chiunque volesse oltrepassare la soglia del Pleroma doveva affrontare l’Eone Limite oltre il quale incontrava la Vera Sophia (interna). Solo attraverso di Lei era possibile poi accedere alla pienezza della Luce. Sophia è la Conoscenza. Attraverso la sua purificazione è poi possibile continuare il viaggio verso il Padre.
Ma per oltrepassare la Soglia era necessario essere puri e forti.

-Nella mitologia greca, nell’Orfismo in particolare, esiste un inno a Mnemosine (anch’essa un Eone) che indica la strada che l’Anima deve percorrere per arrivare inviolata e nascosta
fino all’acqua della memoria. –

E’ interessante menzionare a questo punto un passo del Vangelo di Giovanni che facendo parlare il Cristo dice: Io sono la Porta: se qualche uomo entrerà e sarà presso di me, lui sarà salvato e potrà entrare ed uscire, e troverà il suo pascolo.
Per poter entrare ed uscire è necessario essere Padroni dei mondi di sotto ed accettati nei mondi di Sopra. Questo può essere realizzato solo attraverso il Cristo unito in sposo a Sophia. Il Sapere e l’Essere diventano Uno.

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