Discussione: Sapere ed Essere
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Vecchio 11-12-2006, 11.55.03   #23
Kael
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Provo a riprendere il discorso. Un mio amico, o una persona in generale, dice o fa qualcosa che mi urta, mi manca di rispetto, mi tradisce, mi racconta una balla... Il mio Essere allora, istantaneamente, inizia a vibrare male, e io ne soffro... Sofferenza che poi può anche diventare rancore, odio, etc..
A questo punto, posso mettere in moto il mio sapere (intellettuale) e cercare di analizzare la situazione. Scopro così che il mio amico o la persona in generale non è poi tanto "cattivo"... ma fa quello che riesce e, forse, non è nemmeno cosciente di avermi fatto del male. Inoltre, oltre a dirigere su di lui il mio sapere, lo posso dirigere anche verso me stesso e scoprire che alla fin fine se mi sento arrabbiato e offeso è solo una mia mancanza, un proiettare negli altri le mie aspettative...
Bon, a questo punto la situazione è la seguente: la mia mente ha capito, la totalità del mio essere no (che d'impatto si è offeso/arrabbiato...)
Se dovesse risuccedere, nuovamente il mio essere ne soffrirebbe, e solo con il sapere potrei cercare di "sistemare" alla meno peggio...
Se lavorassi sull'essere invece, oltre che sul sapere, allora non "partirebbe" nemmeno la scintilla iniziale... Ciò che prima la mia mente ha capito il mio essere l'avrebbe compreso.
Per fare ciò, si parte comunque dal fatto che l'uomo non si conosce, e quindi cercando di aumentare il sapere (di se stesso) per poi, si spera, aumentare anche il proprio essere...
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