Discussione: Peccato
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Vecchio 28-03-2007, 00.16.34   #6
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Visto che c'è un periodo di tranquillità in forum, alziamo un vespaio.

Le interpretazioni sono molteplici sia nelle forme esteriori delle vaire religioni che all'interno di una stessa religione, basta vedere nel più vicino a noi Cristianesimo pre-varie-confessioni (anche sta "confessioni" merita un discorso... dopo...) la diatriba tra S.Agostino e Pelagio sulla possibilità o meno dell'uomo di salvarsi con le sue sole forze o meno.
Ma questo sarebbe già andare avanti nel discorso... vorrei partire dall'inizio.
Tutto iniza con il peccato orginale... ci possiamo girare intorno quanto vogliamo ma il senso è quello... un principio da cui poi si propaga attraverso l'ereditarietà una... diciamo caratteristica (non mi viene niente di meglio adesso) dell'uomo sulla terra.
Ho più volte scritto che peccato è una pecca, una mancanza, non è qualcosa che facciamo... ma che non facciamo... anche se paradossalmente questa può concretizzarsi nel fare qualcosa. Esempio stupido... rubo... ho fatto qualcosa ma la mancanza, il peccato è stato nel non essere onesto.
Sembra una distinzione stupida e inutile, ma cambia il senso... per esempio se come essere umano non amo qualcuno (non dico odio.. ) sono un peccatore... ed ecco il perchè del detto che siamo tutti peccatori, non ho bisogno di odiare, anche rimanere nell'ignavia via di mezzo in questo caso è sbagliato.
A qualcuno potrebbero dar fastidio parole come sbaglio, che però seguendo l'originale senso non sono altro che mancanza di visione nitida, sempre a mancanza torniamo.
Il paradosso dei paradossi è che per trovare una completezza ed integralità dovremmo poter anche comprendere queste mancanze, cioè nell'innocenza originaria prima del peccato originale queste mancanze erano nell'uomo... il quale non avendole più manca, pecca
Esempino insulso? Uhum... è più difficile di quello che pensavo..... il mare... quando c'è bassa marea nella zona che di solito esso (mare) occupa c'è un vuoto, una mancanza... quando il mare recupera quello spazio con l'alta marea è intero... non c'è più spazio vuoto e spazio con acqua, è tutto spazio acqua... ma c'è anche quella zona di bagnasciuga che nella bassa marea è acqua mancante...
Lo so non rende bene... ma è difficile trovare un esempio chiaro... comunque questo apre anche altri spunti che i più attenti noteranno seppur non collegati direttamente al thread.

Avrei ancora tantissime cose da dire... ma sono cosciente che più di 4 righe sono un muro ripido (e con i cocci di vetro in alto ) per l'attenzione comune...
Vorrei partire un attimo da quello che ho posto in neretto.
Partiamo dal presupposto che io non sia onesto con me stesso, anche questo sicuramente potrebbe essere inserito nelle " mancanze" ossia quale peccato. Manco di qualcosa nei confronti di me stesso, appunto dell'onestà. Tecnicamente potrei dire di " aver rubato" qualcosa non manifestandola.
Continuando, lo sbaglio allora è una questione relativa all'uomo e dell'uomo in quanto tale.
"Sbagliare", ammettendo con onestà di trovarsi in questo stato, appunto per mancanza di una visione nitida( ma bisognerebbe dapprima essere consapevoli che si manca di una visione nitida), è gia un passo, da un lato, verso la conoscenza della mancanza stessa e dall'altro verso la consapevolezza di se in questa mancanza. Il fatto di essere tutti peccatori, ed ognuno per se, cambia il senso che generalmente viene attribuito, seguendo invece questo punto di vista.
E' ovvio che ad un'auto-conoscenza in questi termini, si perviene secondo me al di la di sentenze ecclesiali anche se in minima parte queste possono servire a dare un minimo stimolo.
Comunque, tornando al discorso, a maggior ragione tale mancanza è relativa alla percezione che l'uomo, il singolo nello specifico, ha di se stesso.
Voglio tornare all'esempino...insulso.....!
Il mare in questo caso nella sua " alta marea" e nella " bassa marea" svolge un ruolo, secondo me, particolare.
Intanto, analizzando, il fatto che prima, con la bassa marea, c'è un pezzo scoperto( nel senso non coperto dal mare) e poi, con l'alta marea, lo stesso viene ri-coperto mi fa pensare che, se il mare è l'autoconoscenza, questo " assorbe" la mancanza stessa non essendoci più spazio vuoto ma solo spazio coperto ma mi fa pensare anche al fatto che il mare, nuovamente con la bassa marea, potrebbe tornare a "lasciare" quello spazio scoperto in futuro.
Il bagnasciuga, per suo verso, è la parte di acqua mancante.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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