Discussione: Peccato
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Vecchio 29-08-2011, 12.31.41   #21
Faltea
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Hai presente che quando si dice di uno che è onesto si dice anche che è "integro"?
Torniamo all'esempio di Uno sul rubare... siccome il peccato è una mancanza chi ruba pecca di onestà, manca di agire onestamente. Quindi non è integro...intero.
Nasciamo con un peccato originale in potenza, da manifestare. Infatti nasciamo integri ma poi ci frammentiamo. D'altronde per crescere un uno deve frammentarsi, comprendere altro e poi riunirsi. Il solve et coagula alchemico. Quindi dobbiamo manifestare quella potenzialità di peccato che è in noi per comprenderlo e ricostituirci... se lo facciamo il peccato ritorna potenziale. Ma finchè non siamo integri siamo peccatori. Chiaramente possiamo essere integri solo relativamente finchè siamo qui... ma bon, questo complica invece che semplificare.

Il peccato è un male... essere non integri è un male... si ma relativo. Non esiste il male assoluto, così come non esiste il bene assoluto. Ogni cosa è sia bene che male. Noi siamo frammentati e possiamo dirigerci verso l'unità o verso una maggiore frammentazione. Ogni nostra azione, pensiero, onissione va in una di queste due direzioni... quindi possiamo agire relativamente male o relativamente bene, ma ogni volta, dato il male e il bene insito nelle azioni possiamo invertire la rotta.

Tuttavia l'integrità totale è asintotica, come il bene o il male totali... ecco perchè S.Agostino diceva che non si può "salvarsi" solo con le proprie forze ma occorre anche un aiuto dall'alto, ma anche questo complica invece di semplificare.

Ti torna un po' di più?

Ora si, decisamente tutta un'altra cosa.
Ci sono anche sul concetto di integrità parziale finché siamo qui.
Ho da elaborare meglio questa cosa, in quanto in me c'è troppo dogmismo cattolico che fa a botte con la logica.
Quest'ultima mi dice che il peccato non è minimamente da considerare in quanto ritenersi peccatori vuol dire ritenersi in difetto "negativo" e ciò comporta uno scusarsi su azioni commesse, un giustificarsi che non porta a crescere ma a stagnare.
Per capirci: vedere i propri errori (non peccati per cui) porta alla correzione, il peccato porta alla confessione.
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Non ho bisogno di chi la pensa come me, ma di crescere aprendo la mente a diversi modi di vedere e di pensare.
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