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Vecchio 30-05-2007, 23.17.10   #23
Ray
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Qualcuno come sistema suggerisce di girare l'approccio cioè eliminando il superfluo.... non è del tutto sbagliato, se tolgo le impurità alla fine rimane solo il succo.... però pensiamoci bene... se non sappiamo quali sono le cose necessarie, siamo sicuri di poter sapere cosa è superfluo?
La tua domanda presuppone che si sia già in possesso di qualcosa di necessario e anche che sia possibile liberarsene per errore. O almeno è stata intesa così nel seguito della discussione. Io invece la tua domanda l'ho vista come l'impossibilità di liberarsi del superfluo nel senso di rischiae di rincorrere cose che non mi servono.

Ma mi accorgo che vale anche la parte del discorso che è stata intesa finora (solo che credo manchi un pezzo).
Per intraprendere qualsiasi cosa, cammino spirituale o radio, è anzitutto necessaria una motivazione. Questa quindi devo averla e anche sentirla, ma ecco che sfrondando togliendo l'inutile, posso rafforzarla nel senso di liberarla. Immagino si possa anche perderla, anche se ritengo improbabile che si getti via per errore la motivazione del proprio operare.

La motivazione, qualunque essa sia o sembri essere, si estrinseca in necessità di cambiamento.
A questo punto diventa necessario capire se è possibile cambiare (e magari anche cosa e come). Questa parte di solito è una fase di studio che comporta una certa fatica, ma una volta capito che qualcosa si può cambiare è necessario provarci. E qui, dai risultati, si capisce che è decisamente necessario fare fatica.

Mi verrebbe da dire che è anche necessaria una direzione, ma credo che a volte questa sia un lusso non concesso a tutti, ovvero può capitare che i primi cambiamenti possibili abbiano solo una direzione e non si possa scegliere. Si sceglie solo il verso... e anche qui, il verso "giusto" è quello che costa maggior fatica.

Mi verrebbero molte altre cose, ma per adesso mi fermo e leggo voi. Aggiungo solo una cosa apparentemente banale. Per fare fatica è necessario essere disposti a fare fatica. Non sempre questa diposizione è compresa (o sufficiente) nella spinta iniziale.
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