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Vecchio 29-06-2008, 20.20.09   #24
jezebelius
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Originalmente inviato da cassandra Visualizza messaggio
Seguendo il discorso,mi torna alla mente il tread sulla cellulite,memorie irrisolte anche quelle suppongo..ora per voler ricapitolare e risolvere bisogna esercitarsi ad aumentare l'elasticità per poter raggiungere anche quei ricordi che stanno sedimentando lì ad esempio..
Il TA quindi serve anche a creare una relazione diretta tra mente e corpo,(per non dire riaprire i collegamenti)cosicchè si aprano i canali e le memoria possono risalire a galla..come anche avendo più energia e padronanza,andarli a ripescare,riportandoli da fuori..
Per ora mi fermo..
Allora, provo a vedere se ci ho capito qualcosa.

In sostanza il nostro corpo è la "nostra " memoria. Questo, come fa la memoria con altro di più sottile, registra. In effetti mi viene in mente quel che dice Cassy sulla cellulite ma anche riconduco la cosa alle varie pratiche di riflessologia plantare, ad esempio, attraverso le quali l'operatore, massaggiando alcune parti del piede, può vedere se c'è stato qualcosa che ha dato, a quel punto in particolare, una " durezza ", un nodo, un ingarbugliamento.
In questo senso appunto il corpo registra e qui ci starebbe il discorso che talvolta mettiamo in alcune stanze del nostro corpo ", nel senso che è esso stesso che registra, l'accaduto e lo presenta all'esterno sotto diverse forme, come quindi la durezza in un punto, un dolore alla spalla, un ulcera o anche un infarto.

Nel lavorare la memoria, e quindi attraverso un lavoro per riaprire quei canali chiusi - nel senso ri-collegare attraverso la coscienza del corpo, questo ultimo con la mente e dunque per tale motivo la pratica del TA - posso sia accedere alla memoria ( sia quella del corpo che dunque ha "registrato" tutto ciò che mi è accaduto, sia a quella via via più lontana da questa, pertanto in seguito al mio essere divenuto più elastico con la mente, aver attribuito alla mente stessa una maggiore elasticità ); ma anche, modificando ( nel senso di attingere da questo ) il " dato memorizzato" posso conseguenzialmente cambiare la mia " struttura fisica".
A questo si fa riferimento quando si dice: " modificare la struttura psico-fisica" ?
Se modifico allora il mio strumento di " lavoro ", quale è il corpo mediante il ri-prendere quel che - nello strumento medesimo - è registrato, credo di potere affermare che posso usufruire così di uno mezzo " più fine ", meglio dire forse "definito" che " sopporti" un carico/lavoro maggiore, rispetto ad un corpo normale.
Ovviamente non mi riferisco al carico fisico nel senso di peso materiale ma alla tensione che deriverebbe da un essersi inoltrati in una zona solitamente inaccessibile, quale è quella appunto che definisce alcune zone della memoria; fino pertanto ad arrivare a " ri-cordare" gli eventi che ci hanno interessato, che hanno interessato la nostra famiglia, o più in generale, dunque, la memoria Universale.
Per altro, forse c'entra poco, potrei " accedere " ai ricordi di Tizio, sapendo che sono suoi e farli miei, nel senso dell'esperienza. Ed ancora, seguendo questo filo, Conoscere il suo passato ( non solo nel senso di vita ) o ciò che l'ho ha riguardato, quindi Conoscerlo meglio di quanto lui crede di conoscersi!

Mi fermo.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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