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Vecchio 26-05-2008, 17.57.05   #11
RedWitch
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Dimenticare come ha scritto Jez è fare uscire dalla mente, ma non dalla memoria.
Nulla esce dalla memoria, la memoria trattiene tutto... a meno che non si compiano delle azioni mirate a modificare fisicamente tale magazzino.
Ri-cordare, significa rimettere in linea, in corda (cordata) con altre cose, in un certo senso dare un posto a qualche cosa che è nell'enorme magazzino della nostra memoria.
Soffermarsi sulla comprensione è giusto ma per andare più a fondo dobbiamo valutare la presenza che più o meno abbiamo durante la vicenda.
Se sono presente "lavoro" subito l'accadimento e lo posiziono nei ricordi, cioè la struttura che mi permette di trovare subito all'occorrenza quello che mi occorre.
Si potrebbe dire per fare un esempio che la memoria è un libro enorme in cui tutto quello che ci accade va scritto e i ricordi siano un indice efficientissimo (indice come quello dei libri è riduttivo, era solo un esempio, rende meglio l'indice informatico che ci consente di trovare con delle chiavi di ricerche) che contiene comunque una copia di tutto.
Meno siamo presenti e meno ricordiamo, più siamo presenti e più ricordiamo... e di conseguenza comprendiamo... la vicenda non rimane più in una memoria che è a nostra disposizione ma non ci appartiene, ma entra nel nostro archivio esperienziale... diventa vera esperienza (Castaneda è forse quello che ha trattato meglio, modernamente, questo aspetto).
Si aprono molti interessanti spunti, uno di questi è che ciò che abbiamo già passato anche se con poca o nulla presenza è comunque immagazzinato nella memoria a noi più facilmente accessibile, quindi con opportune tecniche, con piccoli aiuti esterni, fatti che ci suonano un campanello o altri vari sistemi, è più facile prenderne possesso realmente, com-prendere
Il discorso mi sembra molto vicino a quello che facevamo in esoterismo sulla Ricapitolazione, se sono presente e "lavoro" subito l'accadimento non avro' poi il bisogno di andarlo a ricapitolare, ma sara' in qualche modo gia' in quell'archivio esperienziale.. i ricordi in questo caso sono (corrispondono) quindi quello stesso archivio di cui parlavamo anche nell'altro thread?

Altra cosa.. la comprensione delle cose se ho ben capito, e' strettamente legata a quanto siamo presenti e quindi anche a quanta energia riusciamo a mettere mentre ascoltiamo o viviamo qualcosa?
Significa che quando ci limitiamo a capire razionalmente qualcosa non abbiamo abbastanza energia che ci permetta di integrare e comprendere? Ecco che in questo caso, poi dovremmo per poter accedere al ricordo andarlo a "ripescare"..

Se abbiamo tutto immagazzinato, anche se vissuto al tempo con poca o nulla presenza , questo significa che possiamo davvero recuperare TUTTO quello che ci sembra di non ricordare.. arrivare a ricordi di quando eravamo piccolissimi per esempio..

Citazione:
L'altra cosa interessante e che forse per qualcuno suonerà come stregoneria, fantascienza etc... è che tanto più siamo elastici nel lavorare la memoria, tanto più riusciamo a trascendere i confini di quella a noi normalmente accessibile e possiamo anche immergerci (con intensità e durata variabile da diversi fattori) in quella non contigua al nostro personale vivere
Rimane un dubbio, perchè si dice "smemorato" o "ho poca memoria" se comunque tutto quello che facciamo va in questo magazzino?
Ci dovreste arrivare da quello detto sopra, comunque se esiste la possibilità di accedere a memorie non contigue il nostro essere (cioè per dirla tutta anche di cose che non ci accadono direttamente) esiste anche la possibilità che non siamo abbastanza "forti" per accedere interamente alla zona di memoria dove ci sono i nostri vissuti, comunque sono li.
Intendi che abbiamo la possibilita' di accedere a ricordi che non sono nostri, ma di altre persone?

Per l'ultima domanda, se davvero tutto e' immagazzinato, tutto dovrebbe potere diventare accessibile, man mano che recupero (e qui ci vedo di nuovo una stretta connessione con la ricapitolazione), recupero anche sufficienti energie per accedere a memorie diciamo piu' difficili, piu' sepolte e' questione di quel lavoro capillare che ci permette di accedere, in un certo senso e' come se recuperando man mano ricordi recuperassimo chiavi per altre stanze piu' nascoste della casa....

Se e' cosi' il verbo "dimenticare" a cosa possiamo associarlo? solo ad una perdita di memoria patologica?
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