Visualizza messaggio singolo
Vecchio 26-05-2008, 14.20.54   #10
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Dimenticare come ha scritto Jez è fare uscire dalla mente, ma non dalla memoria.
Nulla esce dalla memoria, la memoria trattiene tutto... a meno che non si compiano delle azioni mirate a modificare fisicamente tale magazzino.
Ri-cordare, significa rimettere in linea, in corda (cordata) con altre cose, in un certo senso dare un posto a qualche cosa che è nell'enorme magazzino della nostra memoria.
Soffermarsi sulla comprensione è giusto ma per andare più a fondo dobbiamo valutare la presenza che più o meno abbiamo durante la vicenda.
Se sono presente "lavoro" subito l'accadimento e lo posiziono nei ricordi, cioè la struttura che mi permette di trovare subito all'occorrenza quello che mi occorre.
Si potrebbe dire per fare un esempio che la memoria è un libro enorme in cui tutto quello che ci accade va scritto e i ricordi siano un indice efficientissimo (indice come quello dei libri è riduttivo, era solo un esempio, rende meglio l'indice informatico che ci consente di trovare con delle chiavi di ricerche) che contiene comunque una copia di tutto.
Meno siamo presenti e meno ricordiamo, più siamo presenti e più ricordiamo... e di conseguenza comprendiamo... la vicenda non rimane più in una memoria che è a nostra disposizione ma non ci appartiene, ma entra nel nostro archivio esperienziale... diventa vera esperienza (Castaneda è forse quello che ha trattato meglio, modernamente, questo aspetto).
Si aprono molti interessanti spunti, uno di questi è che ciò che abbiamo già passato anche se con poca o nulla presenza è comunque immagazzinato nella memoria a noi più facilmente accessibile, quindi con opportune tecniche, con piccoli aiuti esterni, fatti che ci suonano un campanello o altri vari sistemi, è più facile prenderne possesso realmente, com-prendere. L'altra cosa interessante e che forse per qualcuno suonerà come stregoneria, fantascienza etc... è che tanto più siamo elastici nel lavorare la memoria, tanto più riusciamo a trascendere i confini di quella a noi normalmente accessibile e possiamo anche immergerci (con intensità e durata variabile da diversi fattori) in quella non contigua al nostro personale vivere.
Rimane un dubbio, perchè si dice "smemorato" o "ho poca memoria" se comunque tutto quello che facciamo va in questo magazzino?
Ci dovreste arrivare da quello detto sopra, comunque se esiste la possibilità di accedere a memorie non contigue il nostro essere (cioè per dirla tutta anche di cose che non ci accadono direttamente) esiste anche la possibilità che non siamo abbastanza "forti" per accedere interamente alla zona di memoria dove ci sono i nostri vissuti, comunque sono li.
Potrei ri-sintetizzare tutto con poche righe, però chissà che un piccolo sforzo per essere presenti non vi permetta di comprendere
Uno non è connesso