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Vecchio 24-06-2008, 15.45.40   #16
jezebelius
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Quello che intendevo io Red, è la differenza tra chi fa volontariato perchè cerca gratificazione ( quindi come fine) e la differenza invece tra chi avendo fatto qualcosa di buono, la coscienza ti fa sentire una gioia interiore ( che è una conseguenza non è ricercata).

Perchè non dovrei gioire di qualcosa di buono per esempio il fatto che un animale non è andato sotto la macchina, o qualcuno è stato aiutato, è necessariamente egoistico questo?

Dopotutto se quando pecchiamo ci sono cose che ci portanto all'inferno e viviamo sentimenti molto bassi, se facciamo le cose per il verso giusto, non dovremmo sentire gioia?

Poi sono daccordo la gratificazione personale è un altro discorso: se quella persona è aiutata da un altro ed io soffro, allora forse non è gioia, è ego perchè non posso interpretare il ruolo di salvatore.

Per gioia intendo, quella data dal bene finale, non quella data dal fatto che qualcuno riconosca che sei bravo o che sei utile, perchè in questo caso anche io sono daccordo che c'è sotto sotto sempre l'ego.

Un po' come una mamma gioisce non perchè è stata brava, ma perchè ha educato bene i suoi bambini ed ora è felici di vederli cosi
Secondo me son vere le cose che hai detto Astral e non le nego affatto.
Però forse, partendo da quello che ho sottolineato, c'è sì il manifestare gioia in entrambi i casi, solo che se ne modifica l'oggetto: c'è sempre un " bene finale ".
Nel senso, quel sentimento che si sente, che derivi da una o dall'altra situazione, è sempre indotto, appunto come dici te, dal bene finale.

Altra cosa invece quella per la quale" fai " e non ti aspetti nulla.
Non dico, ripeto che quelle forme mediante le quali si riesce a sentire gioa siano sbagliate o che. Anzi queste comunque sono una forma di amore, rispetto al fatto di avere ottenuto qualcosa di positivo ( da ciò quindi il sentirsi, come dire, bene, per aver salvato il gatto o dato a Tizio una possibilità ).
Dico solo che è ben altra cosa " affermare " una Forma di Amore all'interno della quale, o meglio non so come dire ( probabilmente ) " Sei" quella forma di Amore, per cui fai al meglio delle tue possibilità ed il risultato ( positivo o negativo, sempre relativo al punto di vista soggettivo ovviamente ) ha un senso non per specificare, e quindi come " causa " di, una gioia ma in quanto tale, in se e per se.
Poi se Tizio riesce a prendere quella possibilità, per esempio,ciò non dovrebbe, a quella Forma di Amore a quell'Essere, suscitare alcunchè se non l'aver fatto il possibile per Tizio.
Tutto ciò se ho capito qualcosa, naturalmente
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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