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Vecchio 17-03-2008, 14.37.11   #4
Faltea
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Data registrazione: 18-03-2007
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Mi sono trovata spesso ad affrontare il concetto di "caso", specialmente quando si cerca di far capire che appunto non esiste.
Forse non riusciamo a comprenderlo al momento, ma con il passare del tempo le vedute si ampliano e ritornando con il pensiero a quel determinato "caso" si scopre che senza di esso ciò che ora abbiamo non ci sarebbe.

Mi sono spesso chiesta se sia una capacità personale riuscire a vedere i messaggi (ad interpretarli) o se sia una cosa accessibile a chiunque..
Vado a spiegarmi meglio...
Ho una carissima amica, che come me sta facendo un certo tipo di percorso di crescita, comprende la mia definizione di caso-non-esiste e occhio-ai-messaggi..
Però non c'è verso che li capisca, io provo a darle la mia interpretazione per aiutarla ma non è corretto in quanto è fondamentale la relazione soggettiva che si ha con il proprio messaggio. Da me potrebbe essere interpretato diversamente.
Al contrario lei ha una vita onirica invidiabile, piena di messaggi che gli sono chiari e ben definiti mentre io vago nel buio completo, raramente ricordo un sogno.
E' come se io "vedessi" i messaggi che si presentano nella quotidianità (una capacità) e lei avesse accesso ad una porta onirica (altro tipo di capacità).
Che sia soggettivo il modo di "vedere" i messaggi? C'è chi li percepisce in sogno, chi nel quotidiano, chi....
Credo non sia possibile che io abbia accesso alla sua porta/metodo e lei alla mia... o no?
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