Una piccola provocazione, dato che qui giochiamo con le parole.
Normalmente (emerge anche da quanto detto da Griselda e un po' da tutti), l'inconscio è inteso come quella parte di cui non siamo consapevoli. In-conscio vorrebbe dire non-concio.
Bon, ma se è così, l'inconscio sarebbe quella cosa che esiste se non la conosco ma che smette di esistere se la conosco (se la conosco non è più non-conscia) o che smette di esistere via via che la conosco. Un po' paradossale no?
Diverso se in-conscio è dentro-conscio... implicherebbe che posso conoscerlo pur restando tale.
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