Credo che le domande costruttive che ti poni siano lecite.
Secondo me dovremmo prima sapere cosa è l'autodeterminazione e se questa puo essere assunta come parametro per la modifica " di quel piccolo perimetro " occupato da ognuno.
Però non va dimenticato che se ci rifacciamo ad un programma o algoritmo che ha la capacità di riprodurre una pianta, un fiore o altro per quanto riguarda l'autodeterminazione dell'uomo bisogna fare riferimento alla volontà che lo pervade, in una particolare situazione, in quel momento.
Appunto i possibili e probabili movimenti della persona si possono prevedere ma non abbiamo la " certezza " che questo scelga la soluzione A o quella B.
Facciamo riferimento a quel " minimo " libero arbitrio che chiunque ( forse ) possiede.
In questo caso dovremmo vedere quanto minimo è il movimento visto che molto spesso ci si lascia condizionare dall'esterno.
Bisogna considerare la capacità dell'uomo di " adattarsi " al suo universo e non credo che questo si possa " tirar fuori " senza l'intelligenza, la volontà ed altre caratteristiche che in un programma " matematico " non so se possono essere dichiarate presenti. Si vabbè...si puo arrivare a stabilire in prossimità l'azione ma non in certezza.