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turaz 24-06-2008 09.33.17

Nota di Uno: ho estrapolato i primi 4 post dal tread Bastian Contrario perchè li stavamo andando fuori tema

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 55775)
:U azz... in effetti
:H petta che aggiusto mettendo un'errore...

2) Donarsi agli altri come la più alta forma d'amore, servitori del prossimo. icon_mrgr:

sinceramente non vedo errori di fondo in questa affermazione

turaz 24-06-2008 09.33.17

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl (Messaggio 55775)
:U azz... in effetti
:H petta che aggiusto mettendo un'errore...

2) Donarsi agli altri come la più alta forma d'amore, servitori del prossimo. icon_mrgr:

sinceramente non vedo errori di fondo in questa affermazione

Uno 24-06-2008 09.57.44

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 55784)
sinceramente non vedo errori di fondo in questa affermazione

e lo so che non ne vedi... magari ne apriamo un 3d, ma per ora non spero di riuscire a farteli vedere.

turaz 24-06-2008 10.22.35

mi spiego meglio:
a livello "puro" non vedo errori in questa affermazione.
Se una persona ha trovato in se la luce costante e ha lavorato sulla propria IP può arrivare a comprendere che la sua Via è l'amore incondizionato agli altri e questo amore si manifesta con l'aiuto per l'evoluzione altrui.
Pertanto è uno dei lavori più difficili in assoluto quello di donare senza metterci di mezzo l'IP.
E non significa "condizionare" significa proprio donare.

su questo argomento ci sarebbe da discutere anni perchè su questo punto ci sono parecchie distorsioni in giro.
Chiaro come sia un punto quasi di arrivo che va di pari passo con un profondo lavoro interiore.
questo a mio avviso non significa che di per se non sia un'affermazione vera.
a mio avviso a molti stona perchè di mezzo c'è un ancoraggio e forte di IP

turaz 24-06-2008 10.31.43

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 55789)
e lo so che non ne vedi... magari ne apriamo un 3d, ma per ora non spero di riuscire a farteli vedere.

quello che tu cerchi di farmi vedere è che cmq chi dona agli altri ci mette e lo fa per bisogni e cose di questo genere non superati?
e io ti rispondo:
così come credi esista il Maestro Assoluto dovresti rimanere aperto alla possibilità che tale Maestro si esprima nel donarsi completamente agli altri.

Uno 24-06-2008 10.50.39

Turi... se non ti rispondo subito quante altre cose mi metterai in testa? icon_mrgr:
Perchè invece di concentrarti sul "problema" perdi tempo a cercare di capire ("psicanalizzandomi") cosa io ti dirò in risposta?
fine O.t.

La più alta forma di amore è verso se stessi, da questa poi si può manifestare amore verso il tutto, prima è impossibile
"Se una persona ha trovato in se la luce costante" al di la dell'esattezza e precisione della frase il concetto sostanzialmente è corretto... quindi non posso amare il mondo intero se prima non amo me stesso.
Sembra facile amare se stessi... in realtà è molto più difficile di credere di amare gli altri, non puoi fingere con te stesso, puoi addormentarti e rivolgere l'attenzione fuori, ma non puoi farti teatrini, o ti ami o non ti ami.

turaz 24-06-2008 11.30.57

infatti io ho specificato che a "livello puro" non trovo sostanziali errori in quella affermazione.
chiaro che se non si ama se stessi... a livello universale si intende a mio avviso l'UNO di cui siamo tutti parte (dipende poi cosa si intende per se stessi di certo ad esempio non la IP) non puoi amare incondizionatamente gli altri.

e ho specificato che tale frase "stona" per determinati motivi (l'essere aggrappati a se stessi ma non nel senso dell'UNO universale quanto a uno dei piccoli se "gonfiato" che ci fa trattenere qualcosa)
a mio avviso è uno dei passaggi per arrivare "là".
Chiaro che se io sono ancora "qui" quello "la" non lo comprendo proprio se non apro la mente ad altre possibilità oltre a quella seppur valida in cui mi trovo (quella di amare me stesso)

Astral 24-06-2008 11.51.02

Scusate ma di che parla questa discussione della più alta forma di amore, o dell'amore in se stessi?

Che cavolo vuol dire che faccio parte dell'Uno, quale Uno?

Credo che l'amore verso se stessi ( che non è l'amor proprio) sia la chiave per avvicinarsi verso l'amore puro, poichè se non amo me stesso in modo incondizionato, proietterò sempre tutto sull'altro.

Se la mia stima non è sufficiente ad esempio, aiutero gli altri per farmi notare, sperando che mi siano riconoscenti.
Se mi piace una persona e l'aiuto perchè mi fa un certo effetto tra le gambe, la aiuterò sotto sotto perchè spero in uno scopo.

Come posso aiutare gli altri incondizionatamente con amore puro, se non ho risolto tutte ste cose dentro di me?

turaz 24-06-2008 12.00.09

infatti si parla di "più alta forma di amore" non di "una forma di amore"

RedWitch 24-06-2008 12.08.32

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 55809)
........
Come posso aiutare gli altri incondizionatamente con amore puro, se non ho risolto tutte ste cose dentro di me?

Ecco qui, dal mio punto di vista hai centrato perfettamente il problema Astral...

Illudersi di amare gli altri, aiutandoli , per me (parlo solo della mia esperienza personale) era un modo per non guardare me stessa, chiaramente lo facevo senza accorgermene, pensavo di donare tantissimo agli altri, e che non pensare mai a me fosse una forma grande di altruismo. Ma se quello che possiamo dare è "sporco" , o come minimo condizionato dal ritorno che inconsciamente cerchiamo. Su di me posso farti l'esempio che aiutavo tutti , ero disponibile con tutti perchè speravo inconsciamente che in questo modo le persone avrebbero continuato a starmi vicine, ad essermi amiche e a vedermi come "la buona", in quel modo l'unica cosa che ottenevo era di essere continuamente senza forze, scarica, stavo sempre male.

Finchè si fa in questo modo, e in giro ne vedo tante di manifestazioni simili alla mia, ci si potrà illudere di essere "puri e buoni" quanto si vuole.. ma appunto è illusione.

Solo aiutando sè stessi prima di tutto, facendo in modo di ripulirsi un po', e di cominciare a stare bene con sè stessi (cosa che detta così sembra la più semplice del mondo, tutti credo ci illudiamo di stare bene con noi stessi, poi basta scavare quel poco per cominciare a vedere che non è così), si puo' sperare di poter poi amare gli altri, provare affetto sincero, un po' per volta.. e chissà arrivare davvero a dare una mano, ad amare diversamente di come crediamo di poter fare...

:C:

Uno 24-06-2008 12.12.53

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 55806)
infatti io ho specificato che a "livello puro" non trovo sostanziali errori in quella affermazione.
chiaro che se non si ama se stessi... a livello universale si intende a mio avviso l'UNO di cui siamo tutti parte

Hai girato la frittata ma il risultato è lo stesso, se non ami te stesso, non puoi neanche conoscere quell'UNO di cui siamo tutti parte, puoi conoscerlo come nozione, per sentito dire.. ma non ne hai esperienza, prima devi amare te stesso, punto, senza ne ma ne però...

Astral 24-06-2008 12.24.25

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 55814)
Ecco qui, dal mio punto di vista hai centrato perfettamente il problema Astral...

Illudersi di amare gli altri, aiutandoli , per me (parlo solo della mia esperienza personale) era un modo per non guardare me stessa, chiaramente lo facevo senza accorgermene, pensavo di donare tantissimo agli altri, e che non pensare mai a me fosse una forma grande di altruismo. Ma se quello che possiamo dare è "sporco" , o come minimo condizionato dal ritorno che inconsciamente cerchiamo. Su di me posso farti l'esempio che aiutavo tutti , ero disponibile con tutti perchè speravo inconsciamente che in questo modo le persone avrebbero continuato a starmi vicine, ad essermi amiche e a vedermi come "la buona", in quel modo l'unica cosa che ottenevo era di essere continuamente senza forze, scarica, stavo sempre male.

Finchè si fa in questo modo, e in giro ne vedo tante di manifestazioni simili alla mia, ci si potrà illudere di essere "puri e buoni" quanto si vuole.. ma appunto è illusione.

Solo aiutando sè stessi prima di tutto, facendo in modo di ripulirsi un po', e di cominciare a stare bene con sè stessi (cosa che detta così sembra la più semplice del mondo, tutti credo ci illudiamo di stare bene con noi stessi, poi basta scavare quel poco per cominciare a vedere che non è così), si puo' sperare di poter poi amare gli altri, provare affetto sincero, un po' per volta.. e chissà arrivare davvero a dare una mano, ad amare diversamente di come crediamo di poter fare...

:C:

Si è successo anche a me Red, non è escluso però che al di là dei condizionamenti, c'è veramente una potenzialità altruistica più marcata rispetto ad altri, tuttavia se non si tolgono i condizionamenti, l'altruismo è soltanto un mezzo non un fine.

Ecco secondo me sono queste due le parole chiavi. Molto spesso mi sono scontrato con chi seguiva una corrente "satanista" perchè diceva che anche se ero libero dai condizionamenti e facevo il volontariato, l'avrerlo fatto per la gioia che si prova nell'aiutare l'altro è già di per se un atto egoistico.
Io non sono daccordo, perchè un conto è che il mio fine è provare quella gioia, un conto che sia la conseguenza di un aiuto disinteressato.

Ho notato che a volte può essere utile prima di aiutare qualcuno, il chiedersi il perchè lo si fa. Magari non ho nessun tornaconto, ma mi sento obbligato, condizionato a farlo da qualcosa di esterno.

Certo poi se qualcuno si sta affogando in un fiume, forse è meglio prima aiutarlo se ne siamo in grado e poi chiedersi il perchè dopo.:H

turaz 24-06-2008 12.53.41

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 55816)
Hai girato la frittata ma il risultato è lo stesso, se non ami te stesso, non puoi neanche conoscere quell'UNO di cui siamo tutti parte, puoi conoscerlo come nozione, per sentito dire.. ma non ne hai esperienza, prima devi amare te stesso, punto, senza ne ma ne però...


e questo cosa c'entra con la frase iniziale?
questa è "base" per il resto.
se un comandamento è "
ama il prossimo tuo COME te stesso" è chiaro che se non ti ami mai potrai amare un altro.
ma significa anche che una volta che ami te stesso ami tutti gli altri come te.

quindi è quella una delle più alte forme di amore per quanto mi concerne.
che poi non si sia capaci di farlo è un altro paio di maniche.

RedWitch 24-06-2008 12.58.25

Citazione:

Originalmente inviato da Astral
Si è successo anche a me Red, non è escluso però che al di là dei condizionamenti, c'è veramente una potenzialità altruistica più marcata rispetto ad altri, tuttavia se non si tolgono i condizionamenti, l'altruismo è soltanto un mezzo non un fine

A me sembra da quel che ho visto finora, che alla fine cerchiamo tutti la stessa cosa.. in modi distorti, ma credo che cerchiamo tutti di "raggiungere" Dio... purtroppo non conoscendone il modo, ognuno fa come puo', con i mezzi che ha a disposizione, come impara.. pero' una cosa che ho visto bene è che il modo è sempre migliorabile impegnandosi..quindi, anche se ho visto di essere lontana dal vero altruismo, non è detto che non sia raggiungibile o che possiamo in qualche modo tendere a diventare altruisti.. posto che prima bisogna per forza passare per sè stessi.

Citazione:

Originalmente inviato da Astral
Ecco secondo me sono queste due le parole chiavi. Molto spesso mi sono scontrato con chi seguiva una corrente "satanista" perchè diceva che anche se ero libero dai condizionamenti e facevo il volontariato, l'avrerlo fatto per la gioia che si prova nell'aiutare l'altro è già di per se un atto egoistico.
Io non sono daccordo, perchè un conto è che il mio fine è provare quella gioia, un conto che sia la conseguenza di un aiuto disinteressato.

Non ho capito Astral, perchè fare volontariato significa essere libero dai condizionamenti?

Ecco ora non chiamarmi "satanista" icon_mrgr: ma io sono d'accordo che se non "facciamo e basta", se proviamo comunque piacere, nel ritorno che ci viene nel vedere la contentezza altrui, un ritorno inconsciamente lo stiamo cercando lo stesso.. L'aiuto sarà disinteressato nel momento in cui saremo in grado di fare e basta senza riempirci del fatto di aver fatto icon_mrgr:.. con questo, è bello che tu facessi volontariato,e comunque se tutti facessimo dei piccoli o grandi gesti di altruismo, per quanto non "puro", già le cose migliorerebbero tanto..

Citazione:

Originalmente inviato da Astral
Ho notato che a volte può essere utile prima di aiutare qualcuno, il chiedersi il perchè lo si fa. Magari non ho nessun tornaconto, ma mi sento obbligato, condizionato a farlo da qualcosa di esterno.

Ecco questo è ancora un altro aspetto.. io per esempio faticavo proprio a dire di no, chiunque fosse a chiedere, mi sentivo obbligata a fare per l'altro .. i motivi comunque sono riconducibili a quelli che dicevo sopra..
A volte non mi andava di fare, ma dicevo di sì e poi erano tutti affari miei icon_mrgr:, una volta detto si non si torna indietro.. così da una parte gli altri si approfittano e tu alla fine sei a pezzi, dall'altra si nutre lo stesso quella parte che si gratifica in quel modo etcetc..

Citazione:

Originalmente inviato da Astral
Certo poi se qualcuno si sta affogando in un fiume, forse è meglio prima aiutarlo se ne siamo in grado e poi chiedersi il perchè dopo.:H

Sisi sono d'accordo :H

:C:

Astral 24-06-2008 13.54.11

Quello che intendevo io Red, è la differenza tra chi fa volontariato perchè cerca gratificazione ( quindi come fine) e la differenza invece tra chi avendo fatto qualcosa di buono, la coscienza ti fa sentire una gioia interiore ( che è una conseguenza non è ricercata).

Perchè non dovrei gioire di qualcosa di buono per esempio il fatto che un animale non è andato sotto la macchina, o qualcuno è stato aiutato, è necessariamente egoistico questo?

Dopotutto se quando pecchiamo ci sono cose che ci portanto all'inferno e viviamo sentimenti molto bassi, se facciamo le cose per il verso giusto, non dovremmo sentire gioia?

Poi sono daccordo la gratificazione personale è un altro discorso: se quella persona è aiutata da un altro ed io soffro, allora forse non è gioia, è ego perchè non posso interpretare il ruolo di salvatore.

Per gioia intendo, quella data dal bene finale, non quella data dal fatto che qualcuno riconosca che sei bravo o che sei utile, perchè in questo caso anche io sono daccordo che c'è sotto sotto sempre l'ego.

Un po' come una mamma gioisce non perchè è stata brava, ma perchè ha educato bene i suoi bambini ed ora è felici di vederli cosi.:H
----

Tornando al tuo discorso, sul sentirsi obbligati aiutare, succedeva anche a me, non riuscivo a dire di no, e a volte succede anche oggi, e penso che sia data anche da un ipersensibilità agli stimoli esterni.

jezebelius 24-06-2008 15.45.40

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 55830)
Quello che intendevo io Red, è la differenza tra chi fa volontariato perchè cerca gratificazione ( quindi come fine) e la differenza invece tra chi avendo fatto qualcosa di buono, la coscienza ti fa sentire una gioia interiore ( che è una conseguenza non è ricercata).

Perchè non dovrei gioire di qualcosa di buono per esempio il fatto che un animale non è andato sotto la macchina, o qualcuno è stato aiutato, è necessariamente egoistico questo?

Dopotutto se quando pecchiamo ci sono cose che ci portanto all'inferno e viviamo sentimenti molto bassi, se facciamo le cose per il verso giusto, non dovremmo sentire gioia?

Poi sono daccordo la gratificazione personale è un altro discorso: se quella persona è aiutata da un altro ed io soffro, allora forse non è gioia, è ego perchè non posso interpretare il ruolo di salvatore.

Per gioia intendo, quella data dal bene finale, non quella data dal fatto che qualcuno riconosca che sei bravo o che sei utile, perchè in questo caso anche io sono daccordo che c'è sotto sotto sempre l'ego.

Un po' come una mamma gioisce non perchè è stata brava, ma perchè ha educato bene i suoi bambini ed ora è felici di vederli cosi

Secondo me son vere le cose che hai detto Astral e non le nego affatto.
Però forse, partendo da quello che ho sottolineato, c'è sì il manifestare gioia in entrambi i casi, solo che se ne modifica l'oggetto: c'è sempre un " bene finale ".
Nel senso, quel sentimento che si sente, che derivi da una o dall'altra situazione, è sempre indotto, appunto come dici te, dal bene finale.

Altra cosa invece quella per la quale" fai " e non ti aspetti nulla.
Non dico, ripeto che quelle forme mediante le quali si riesce a sentire gioa siano sbagliate o che. Anzi queste comunque sono una forma di amore, rispetto al fatto di avere ottenuto qualcosa di positivo ( da ciò quindi il sentirsi, come dire, bene, per aver salvato il gatto o dato a Tizio una possibilità ).
Dico solo che è ben altra cosa " affermare " una Forma di Amore all'interno della quale, o meglio non so come dire ( probabilmente ) " Sei" quella forma di Amore, per cui fai al meglio delle tue possibilità ed il risultato ( positivo o negativo, sempre relativo al punto di vista soggettivo ovviamente ) ha un senso non per specificare, e quindi come " causa " di, una gioia ma in quanto tale, in se e per se.
Poi se Tizio riesce a prendere quella possibilità, per esempio,ciò non dovrebbe, a quella Forma di Amore a quell'Essere, suscitare alcunchè se non l'aver fatto il possibile per Tizio.
Tutto ciò se ho capito qualcosa, naturalmente :C:

Uno 24-06-2008 15.53.18

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 55823)
e questo cosa c'entra con la frase iniziale?
questa è "base" per il resto.
se un comandamento è "
ama il prossimo tuo COME te stesso" è chiaro che se non ti ami mai potrai amare un altro.
ma significa anche che una volta che ami te stesso ami tutti gli altri come te.

quindi è quella una delle più alte forme di amore per quanto mi concerne.
che poi non si sia capaci di farlo è un altro paio di maniche.

No prima devi amare te stesso, poi puoi (e non è detto, non è così immediato almeno) amare l'altro, non prima, dopo.
Sai perchè di solito si mette l'amore per agli altri come forma più alta?
Perchè quella si può vedere esternamente e si può pure mostrare, fingendo o meno. L'amore per te stesso non puoi mostrarlo, puoi mostrarti narciso, ma quello non è amore per te stesso, puoi mostrarti sicuro ma neanche questo è amore per te stesso.. l'amore per te stesso non si può mostrare pubblicamente, solo qualcuno è in grado di vederlo in altri..... poi tutti possono vedere il secondo atto quando dopo che ti ami sei in grado di amare gli altri, quando farai questa cosa realmente.

turaz 24-06-2008 15.55.56

rimane il fatto che nel momento in cui realizzi pienamente il "prima ami te stesso" e "poi ami gli altri" manifesti a mio avviso la forma più alta di amore.
quindi a mio avviso quella frase rimane "vera" a prescindere dalle nostre o meno capacità.
che poi alcuni la utilizzino nel modo da te indicato è vero.
ma se ben vogliamo guardare la stessa "non capacità" di lettura del fatto che una persona stia "amando se stessa" la si può riscontrare nel "sta amando gli altri"
quella capacità di lettura che un pò è dote naturale (a mio parere) un pò dipende da un continuo lavoro introspettivo che porta alla conoscenza piena di "te" e di rimando "degli altri"

Uno 24-06-2008 15.58.32

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 55817)
Ho notato che a volte può essere utile prima di aiutare qualcuno, il chiedersi il perchè lo si fa. Magari non ho nessun tornaconto, ma mi sento obbligato, condizionato a farlo da qualcosa di esterno.

Bisognerebbe farlo sempre, non solo qualche volta
Quote:


Certo poi se qualcuno si sta affogando in un fiume, forse è meglio prima aiutarlo se ne siamo in grado e poi chiedersi il perchè dopo.:H
Non è che ci voglia un'ora a chiedersi il perchè se siamo abituati a farlo... comunque in questo caso la mia risposta sarebbe perchè salvo una vita umana a prescindere da quello che può venire dopo e lo farei pure se nel fiume ci fosse un delinquente. Subito dopo però se è un delinquente, se serve, gliela darei una botta in testa icon_mrgr:

Uno 24-06-2008 16.02.09

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 55836)
rimane il fatto che nel momento in cui realizzi pienamente il "prima ami te stesso" e "poi ami gli altri" manifesti a mio avviso la forma più alta di amore.
quindi a mio avviso quella frase rimane "vera" a prescindere dalle nostre o meno capacità.
che poi alcuni la utilizzino nel modo da te indicato è vero.
ma se ben vogliamo guardare la stessa "non capacità" di lettura del fatto che una persona stia "amando se stessa" la si può riscontrare nel "sta amando gli altri"

Guarda che non stavamo già giocando a bastian contrario icon_mrgr:

A questo punto se sei veramente convinto di quello che hai scritto è evidente che hai un concetto di "più alta" errato.
Più alta è uguale a prima, come nella scrittura come in tutto...
quindi se amare gli altri viene dopo non puoi dire che siano alla stessa altezza, amare gli altri sarà più alto che amare una macchina sportiva, ma sempre più basso di amare se stessi.

turaz 24-06-2008 16.11.25

come vedi non c'è bisogno di forzarlo il gioco ma è già esistente nel forum :)
per il resto dipende cosa intendi per "te stesso".
sino a che vedi un te stesso separato dal resto allora hai ragione piena.
quando allarghi il concetto di te stesso i due elementi si riuniscono.
e pertanto non essendoci nessun "altro" manifesti appieno l'Amore.
questo a mio parere si intende

Uno 24-06-2008 16.29.57

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 55840)
come vedi non c'è bisogno di forzarlo il gioco ma è già esistente nel forum :)

Non in maniera cosciente :)
Quote:


per il resto dipende cosa intendi per "te stesso".
sino a che vedi un te stesso separato dal resto allora hai ragione piena.
quando allarghi il concetto di te stesso i due elementi si riuniscono.
e pertanto non essendoci nessun "altro" manifesti appieno l'Amore.
questo a mio parere si intende
Il paradosso è che esiste un me stesso non separato dal resto, cosa di cui pochi hanno realmente coscienza visto che l'individualità è ancora embrionale nel genere umano.
Se non prendiamo coscienza di quel se stesso, se vogliamo saltare il passaggio dell'Individualtà potremmo parlare di cose sperimentate da altri, ma non da noi.

turaz 24-06-2008 16.35.10

nel momento in cui ho parlato ho detto "quella frase è vera in senso puro".

il resto del 3d a mio avviso ha solo evidenziato i limiti di tutti nel comprendere appieno cosa significa.

(e in un post ho anche detto che se si è "qui" non si può comprendere appieno "la")

quindi che dire rimango della mia opinione (dato che siamo perfettibili e non perfetti)

per inciso è di quel "se stesso" che a mio avviso Gesù parlava quando disse quella frase:))) (ama il prossimo tuo come te stesso)

Astral 24-06-2008 16.35.54

Citazione:

Originalmente inviato da jezebelius (Messaggio 55834)
Secondo me son vere le cose che hai detto Astral e non le nego affatto.
Però forse, partendo da quello che ho sottolineato, c'è sì il manifestare gioia in entrambi i casi, solo che se ne modifica l'oggetto: c'è sempre un " bene finale ".
Nel senso, quel sentimento che si sente, che derivi da una o dall'altra situazione, è sempre indotto, appunto come dici te, dal bene finale.

Altra cosa invece quella per la quale" fai " e non ti aspetti nulla.
Non dico, ripeto che quelle forme mediante le quali si riesce a sentire gioa siano sbagliate o che. Anzi queste comunque sono una forma di amore, rispetto al fatto di avere ottenuto qualcosa di positivo ( da ciò quindi il sentirsi, come dire, bene, per aver salvato il gatto o dato a Tizio una possibilità ).
Dico solo che è ben altra cosa " affermare " una Forma di Amore all'interno della quale, o meglio non so come dire ( probabilmente ) " Sei" quella forma di Amore, per cui fai al meglio delle tue possibilità ed il risultato ( positivo o negativo, sempre relativo al punto di vista soggettivo ovviamente ) ha un senso non per specificare, e quindi come " causa " di, una gioia ma in quanto tale, in se e per se.
Poi se Tizio riesce a prendere quella possibilità, per esempio,ciò non dovrebbe, a quella Forma di Amore a quell'Essere, suscitare alcunchè se non l'aver fatto il possibile per Tizio.
Tutto ciò se ho capito qualcosa, naturalmente :C:

Però sembra quasi una cosa fredda e brutta, io aiuto qualcuno, senza quasi sentimento con indifferenza e distacco, mi sembra che cosi si lasciano nel dimenticatoio alcune parti. Per bene finale, non intendevo il bene come piacere, ma qualcosa di globale.

Certo chi fa qualcosa senza tornaconto, lo fa indipendentemente dal bene finale, ma cosi si perde anche lo scopo. Se io combatto per la pace, non posso fermari a dire che ci ho provato, indipendentemente dal risultato, se è un principio in cui credo gioirò in maggior misura al risultato ottenuto, ma non per me, ma perchè la cosa segue un ordine universale.

turaz 24-06-2008 16.39.19

Citazione:

Originalmente inviato da Astral (Messaggio 55845)
Però sembra quasi una cosa fredda e brutta, io aiuto qualcuno, senza quasi sentimento con indifferenza e distacco, mi sembra che cosi si lasciano nel dimenticatoio alcune parti. Per bene finale, non intendevo il bene come piacere, ma qualcosa di globale.

Certo chi fa qualcosa senza tornaconto, lo fa indipendentemente dal bene finale, ma cosi si perde anche lo scopo. Se io combatto per la pace, non posso fermari a dire che ci ho provato, indipendentemente dal risultato, se è un principio in cui credo gioirò in maggior misura al risultato ottenuto, ma non per me, ma perchè la cosa segue un ordine universale.


principio in cui "credi" o che vivi e senti "vero"?
le cose sono diverse a mio avviso.
se ci si limita a "credere" si vive una parzialità

stella 24-06-2008 16.44.55

Amare se stessi vuol dire prima di tutto accettarsi e valorizzarsi per quello che si è, ritrovare la nostra centralità, recuperare il nostro potere personale che viene dalla padronanza di noi stessi e non più sugli altri.
Spesso mi pongo questa domanda: se ci sono delle persone che mi vogliono bene e mi amano, hanno trovato in me delle doti e delle particolarità che io magari non curo o dò per scontate.... se mi faccio un elenco di quelle cose che gli altri trovano in me questo mi dà una carica positiva.
Amando me stessa sarò consapevole delle mie potenzialità e anche dei punti su cui lavorare, ma non sempre in conflitto ma in collaborazione con me.
Tutti hanno diritto alla felicità ma tante volte siamo noi stessi che ce la neghiamo mentre cerchiamo di darla agli altri.
Non è necessario esaminare e giudicare ogni azione che facciamo, questo ci fa perdere in spontaneità, ma se il nostro centro è equilibrato anche le nostre azioni verso noi stessi e gli altri lo saranno.

Gli altri, constatando che ci vogliamo bene, sentiranno questa carica vitale, e questo è il presupposto per creare situazioni in cui le possibilità di incontro autentico e amore reciproco aumentano in modo considerevole.
L'amore è contagioso.



turaz 24-06-2008 16.50.11

pienamente d'accordo con te.
ciauzz

Uno 24-06-2008 17.05.59

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 55844)
nel momento in cui ho parlato ho detto "quella frase è vera in senso puro".

il resto del 3d a mio avviso ha solo evidenziato i limiti di tutti nel comprendere appieno cosa significa.

(e in un post ho anche detto che se si è "qui" non si può comprendere appieno "la")

quindi che dire rimango della mia opinione (dato che siamo perfettibili e non perfetti)

per inciso è di quel "se stesso" che a mio avviso Gesù parlava quando disse quella frase:))) (ama il prossimo tuo come te stesso)

Turi io lo avevo scritto: "e lo so che non ne vedi... magari ne apriamo un 3d, ma per ora non spero di riuscire a farteli vedere"
Devo arrendermi, vedi limiti in tutti, ma in linea di massima hanno capito più di te nonso.gif

E' inutile che continui a citare Gesù se non lo conosci perfettamente, o quanto meno conosci il senso delle cose

Citazione:

Matteo
Allora i farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: "Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?"Gli rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti.
E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti".
Sono stufo di dover citare altri, anche fosse il grande Maestro, se non vuoi ascoltare, la prossima volta chiudo il discorso prima, visto che a te interessa aver ragione e non comprendere.

:C:

turaz 24-06-2008 17.13.24

e tu (intendendo io) sei il "Signore Dio"?

accidenti:)

Uno 24-06-2008 17.16.05

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 55859)
e tu (intendendo io) sei il "Signore Dio"?

accidenti:)

Se è per questo allora Dio è tuo?
Quando sarai meno presuntuoso forse comprenderai

gibbi 24-06-2008 17.24.09

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 55801)

La più alta forma di amore è verso se stessi, da questa poi si può manifestare amore verso il tutto, prima è impossibile
"Se una persona ha trovato in se la luce costante" al di la dell'esattezza e precisione della frase il concetto sostanzialmente è corretto... quindi non posso amare il mondo intero se prima non amo me stesso.
Sembra facile amare se stessi... in realtà è molto più difficile di credere di amare gli altri, non puoi fingere con te stesso, puoi addormentarti e rivolgere l'attenzione fuori, ma non puoi farti teatrini, o ti ami o non ti ami.

Mentre ti leggevo , ho provato a darmi una definizione della parola amore e non ci sono riuscita .... più mi sforzavo e più mi sembrava che il senso attribuito perdesse di contenuto, mi sono trovata a caricarla di moltissimi significati senza che nessuno di questi raggiungesse lo scopo e non mi riferisco al vocabolo ma a quale esperienza/e si possa riferire la parola "amore" e mi trovo ferma su quel sentimento , quella relazione che valori come la bontà o la bellezza (in senso ampio) presenti nelle cose o negli essere umani mi suscita.
Vorresti aiutarmi con il definire cos'è l' amore? grazie

turaz 24-06-2008 17.38.43

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 55861)
Se è per questo allora Dio è tuo?
Quando sarai meno presuntuoso forse comprenderai

no.. ma come non è mio non è nemmeno tuo:)))

(andrebbe in specchi)

e la presunzione occhio che ce l'hai anche tu se la vedi in me...:)))

Uno 24-06-2008 17.46.09

Citazione:

Originalmente inviato da gibbi (Messaggio 55862)
Mentre ti leggevo , ho provato a darmi una definizione della parola amore e non ci sono riuscita .... più mi sforzavo e più mi sembrava che il senso attribuito perdesse di contenuto, mi sono trovata a caricarla di moltissimi significati senza che nessuno di questi raggiungesse lo scopo e non mi riferisco al vocabolo ma a quale esperienza/e si possa riferire la parola "amore" e mi trovo ferma su quel sentimento , quella relazione che valori come la bontà o la bellezza (in senso ampio) presenti nelle cose o negli essere umani mi suscita.
Vorresti aiutarmi con il definire cos'è l' amore? grazie

Buona domanda, non è una cosa da concludere in due secondi, appena ho un momento ti rispondo, altre cose interessanti in questo 3d non ne vedo per ora.

Kael 24-06-2008 18.18.03

Citazione:

Originalmente inviato da gibbi (Messaggio 55862)
Vorresti aiutarmi con il definire cos'è l' amore? grazie

Più di tre anni fa mi sono posto la tua stessa domanda gibbi, ed è da allora che ho iniziato seriamente a percorrere un cammino interiore per trovare la Risposta...

Qualcosina ho imparato, ma ancora non posso dire di avelo veramente Compreso in me. Si può Comprendere l'Amore solo quando si E' Amore, le definizioni in questo trovano il tempo che trovano.

Ad ogni modo con questo post volevo solo dirti che avere l'umiltà di riconoscere che noi uomini sappiamo poco o niente dell'Amore è la sola e unica strada che può veramente condurre a Conoscerlo, come diceva qualcuno "Cercate e Troverete"...
Ma se sono presuntuoso e credo di saperlo già, non cerco.... e non troverò mai...

:C:

Astral 24-06-2008 18.26.55

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 55851)
Amare se stessi vuol dire prima di tutto accettarsi e valorizzarsi per quello che si è, ritrovare la nostra centralità, recuperare il nostro potere personale che viene dalla padronanza di noi stessi e non più sugli altri.
Spesso mi pongo questa domanda: se ci sono delle persone che mi vogliono bene e mi amano, hanno trovato in me delle doti e delle particolarità che io magari non curo o dò per scontate.... se mi faccio un elenco di quelle cose che gli altri trovano in me questo mi dà una carica positiva.
Amando me stessa sarò consapevole delle mie potenzialità e anche dei punti su cui lavorare, ma non sempre in conflitto ma in collaborazione con me.
Tutti hanno diritto alla felicità ma tante volte siamo noi stessi che ce la neghiamo mentre cerchiamo di darla agli altri.
Non è necessario esaminare e giudicare ogni azione che facciamo, questo ci fa perdere in spontaneità, ma se il nostro centro è equilibrato anche le nostre azioni verso noi stessi e gli altri lo saranno.
Gli altri, constatando che ci vogliamo bene, sentiranno questa carica vitale, e questo è il presupposto per creare situazioni in cui le possibilità di incontro autentico e amore reciproco aumentano in modo considerevole.
L'amore è contagioso.



Turaz con questo topic forse non sei riuscito ad insegnare la forma più alta d'amore, ma t'assicuro che la forma più alta di pazienza la devo ancora imparareicon_mrgr: .

Stella non ho parole per le cose che hai scritto, sono veramente belle e vere, e possiamo constatare quanto spesso pensiamo di non meritarci nulla, oppure al contrario pensiamo che tutto ci è dovuto.

:C:

Quanto alla domanda cos'è l'amore, penso che sia una manifestazione del divino, e che cerchiamo tutti di nutrirci di essa, ma riusciamo a mangiare solo le briciole.

turaz 24-06-2008 18.35.12

la pazienza è cmq una virtù:)
quindi ben venga se questo 3d ha dato qualcosa in quel senso

Uno 24-06-2008 18.41.00

Citazione:

Originalmente inviato da turaz (Messaggio 55874)
la pazienza è cmq una virtù:)
quindi ben venga se questo 3d ha dato qualcosa in quel senso

Non per merito tuo, adesso aggiungi pure questo sul mio 3d icon_mrgr:

turaz 24-06-2008 18.51.36

che sia mio o tuo o di altri sinceramente non mi interessa:)
se qualcuno ha fatto emergere questo (pazienza) ben venga

Uno 24-06-2008 19.09.18

Oggi se fossi uno che reagisce lo bannerei icon_mrgr:
La pazienza si può allenare ma in una situazione o c'era o non c'era... se uno rompe i co... non ha il merito di aver stimolato l'emersione della pazienza in quella situazione, è solo un rompico... punto
Forse qualcuno che lo voglia può sfruttare l'occasione per aumentare la sua pazienza per future vicende, ma al rompico che dorme non va nessun merito... possiamo solo perdonarlo perchè non sa quel che fa



Scusa Gibbi, a quest'ora ti avrei risposto, ma purtroppo chi non ha buone intenzioni ruba il tempo a chi le ha, è una legge dai tempi dei tempi..


Turi invece che continuare a ribattere come una scimmia, perchè non rispondi a Gibbi? Magari se ci provi ti chiarisci la faccenda del "signore Dio tuo" :H
Non credo che tu lo voglia ma ho il dovere-diritto di sperarci.

turaz 24-06-2008 19.15.19

la frase finale è una reazione che potevi benissimo evitare (tu che dal "pulpito" in cui ti sei messo predichi rispetto e razzoli frecciatine :)) sorridi un pò anche se le cose non vanno come vorresti tu:)

sono rompi... sapendo di esserlo quindi so benissimo ciò che faccio (se ciò ti "aggrada")
se vuoi bannami... a me non cambia la vita:)

sul discorso gibbi per rispondere ci vuole tempo che ora non ho.


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