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Kael 09-04-2006 22.21.46

Partner ideale
 
Credo che tutti sappiamo, in un modo o nell'altro, che la vita è movimento e niente è statico.
Tutti sappiamo, che analogamente, le persone cambiano continuamente, ogni giorno, in base alle nuove esperienze fatte. Sia in meglio che in peggio...
Insomma, nell'esteriore, niente è per sempre. E' un continuo cambiare di posizione, come in una danza.

Oggi molte coppie sono in crisi (probabilmente anche in passato ma non si sapeva) e le accuse sono sempre quelle: "Sei cambiato! Non sei più quello di una volta! Ora non ti amo più, ecc.."
Vien da chiedersi: ma queste persone hanno mai amato il loro partner, o ne hanno amato solo l'esteriore? Hanno amato cioè il ballerino in sé, o hanno amato i "passi" che gli hanno visto fare in quel determinato frangente della danza?

E' come prendere della plastilina, modellarla in una certa forma, e adorarla.
Poi quando la rimodelliamo in una forma leggermente diversa, non ci piace più e la buttiamo via...
Ma non è sempre plastilina? ...e non è sempre la stessa?

Quando chiedono come dev'essere il partner ideale, di solito le persone non descrivono sempre delle caratterstiche mutevoli? Possono volere accanto una persona simpatica... ma hanno la certezza che questa persona resterà sempre tale? E anche se fosse (caso improbabile) non potrebbero essere cambiate loro e non apprezzare più la simpatia, ricercando magari altre qualità?

E allora che fare?
Cambiare partner ogni anno, sostenendo che il matrimonio è una promessa (Sacra) che fanno fare solo per rendere infelici le persone, perchè tanto nessuno resterà sempre uguale, o c'è dell'altro, che ci sfugge?
Bisogna avere un culo eccezionale (scusate il termine) per trovare una persona che ci vada bene sotto tutti i punti di vista, e che nel corso degli anni cambi perfettamente in maniera proporzionale al nostro cambiare, mantendo cosi inalterate le proporzioni... non trovate? Dev'essere simpatica oggi, casalinga fra un anno e indipendente fra due anni... tutto in base a quello che cerchiamo noi... (oggi simpatia, fra un anno affetto, e fra due anni libertà).

Spesso le persone questo fanno: costringono il partner a cambiare in base alle loro esigenze.
Del tipo: "cara plastilina, ieri stavi tanto bene modellata da foca... ti rimodelli da foca anche oggi? Così da scimmia non mi piaci proprio... se no ti lascio"

Non vi pare tutto ciò molto illusorio?
E non trovate che il bene incondizionato sia riferito proprio a queste differenti forme (condizioni) che la plastilina può assumere, ma che tanto nell'essenza essa rimanga sempre la stessa?

Haamiah 10-04-2006 00.25.13

Ciao Kael, non è una cosina tanto semplice infatti, non a caso assistiamo al giorno d'oggi a tantissime coppie che 'scoppiano'. Oggi c'è una maggiore indipendenza anche da parte delle donne, e questo porta ad accettare sempre meno delle situazioni che forse un giorno si sarebbero accettate con più rassegnazione, anche perchè molto spesso ci è stato insegnato(almeno a me) che si 'deve' sempre 'sopportare', che una volta sposati, la donna si deve 'adattare' al marito, e balle varie. E' chiaro che per svincolarsi da certi condizionamenti ci vogliono molta forza e coraggio.
Certo la 'plastillina', come dici tu, è sempre la stessa....ma è proprio quello il problema, che tu non la puoi, e non la devi, modellare a tua immagine e somiglianza, e quando capisci che i percorsi non si incontrano più, sono sempre più distanti ogni giorno che passa, che fare? Tenersela comunque, perchè non si può cambiare partner ogni giorno, questo è vero, ma a che servirebbe? Ma è anche vero che se un rapporto va avanti da anni, e in tanti anni ci si accorge che in relatà il rapporto non esiste affatto, allora ha un senso? In realtà come dici anche tu, il partner 'ideale', anch'io sono assolutamente convinta che non esista, se non come affermi, solo se si avesse un c... pazzesco, ma quei casi penso siano rari come le mosche bianche. Quindi che fare, o imparare a stare soli, e magari, se proprio non si resiste, farsi qualche avventuretta di tanto in tanto, oppure tenersi quello che si ha, anche se non ci va bene.

booh.gif :C:

Kael 10-04-2006 09.52.51

Citazione:

Originalmente inviato da Haamiah
quando capisci che i percorsi non si incontrano più, sono sempre più distanti ogni giorno che passa, che fare?

Si, ma in quel caso non amavamo la plastilina in sé, Haamiah... ne amavamo solo la forma che poi, col tempo, ci abbandona...

Non ha certamente senso sopportare una situazione in cui non c'è più rapporto... ma qui il discorso è lo stesso: con chi avevamo questo rapporto? Ci eravamo relazionati ad una forma, o alla sua sostanza?

E' strano vedere come basterebbe un cambiamento così piccolo, perchè la persona che amiamo non ci piaccia più, non trovate? Immaginiamo che d'un tratto perda quelle due-tre qualità che a noi piacciono tanto, e domandiamoci: l'amerei ancora?
Se la risposta è no, dovremmo veramente chiederci chi (o cosa) stiamo amando...

Haamiah 10-04-2006 12.59.10

Citazione:

Originalmente inviato da Kael
Si, ma in quel caso non amavamo la plastilina in sé, Haamiah... ne amavamo solo la forma che poi, col tempo, ci abbandona...

Ci eravamo relazionati ad una forma, o alla sua sostanza?

...


E c'è anche di peggio Kael, che magari ne potevamo vedere anche la 'sostanza', anche se non del tutto ovviamente, che per molti aspetti ci piaceva, certo, ma ci abbandonevamo all'illusione che col tempo le cose che non ci andavano proprio bene, magari sarebbero migliorate, invece poi ci si accorge che quello che va male già al principio, non può che peggiorare ulteriormente.


($)

Ray 10-04-2006 13.33.38

Si Kael, dovremmo chiederci chi stiamo amando... chi è l'oggetto del nostro amore... la forma o la sostanza.
Ma chi è il soggetto?... questa credo sia la vera domanda.

Siamo noi che amiamo? E' la nostra forma (ego) o la nostra sostanza (io)che ama qualcuno? E, nel primo caso, amiamo davvero?

Se il mio amore è condizionato a delle caratteristiche, tipo ti amo se e finchè sei così e colì, posso chiamarlo amore? O devo chiamarlo egoismo?

Per carità, non dico che si dovrebbe amare chiunque, qualsiasi caratteristica abbia (il comandamento cristico), ma il partner ce lo scegliamo. E forse in questa scelta prende parte anche la nostra essenza... forse non è solo una scelta egoistica.

Se è così dovremmo fare molta attenzione quando ci sembra che il nostro partner non risponda più alle nostre esigenze... perchè è cambiato lui, o noi, o entrambi.
Le esigenze di chi?
Esigenze?


Se mi sembra che il mio partner non sia più alla mia altezza (perchè questo è...) forse che quello è l'indizio della crescita del mio ego... forse dovrebbe essere il momento in cui mi chiedo come mai... ma rivolto a me, non a lui, che mi fa da specchio...

Grey Owl 10-04-2006 14.46.58

Danza
 
Quando si balla in coppia il segreto sta' nel tenere il ritmo... se non stai a ritmo sono dolori di piedi... ma se mantieni il ritmo... mmm... che bella musica.

Mantenere il ritmo comporta che i ballerini siano un tutt'uno con la musica... che tutti e due abbiano voglia di ballare... che amino ballare... che lei si abbandoni ai comandi di lui... che lui senta le esigenze di lei...
E' un'attenzione costante con chi hai di fronte... se si perde il ritmo si cerca di ritrovarlo...
Ora tutto questo non e' un dovere... ma e' l'amore per il ballo... si puo' anche non ballare... ascoltare la musica... guardare i ballerini...
In verita' non si e' obbigati a ballare... bisogna capire cosa si vuole fare...

Il segreto e' farsi la domanda giusta... non avere la giusta risposta...

Uno 10-04-2006 15.23.24

Eh no... l'amore per il ballo significa voler ballare... se no hai amore per la musica o per vedere gli altri che ballano, ma non per il ballo.
Come quelli che vanno all domenica a vedere le partite, non amano il calcio, spesso non ci hanno mai giocato o hanno solo tirato 4 calci (ogni allusione è puramente casuale icon_mrgr:)
e vivono le... chiamiamole... emozioni... delgi altri.
Per le domande e risposte prima o poi aprirò un thread... se non ci pensa qualcun altro.

Grey Owl 10-04-2006 15.38.23

???
 
Citazione:

Originalmente inviato da Uno
Eh no... l'amore per il ballo significa voler ballare... se no hai amore per la musica o per vedere gli altri che ballano, ma non per il ballo.
Come quelli che vanno all domenica a vedere le partite, non amano il calcio, spesso non ci hanno mai giocato o hanno solo tirato 4 calci (ogni allusione è puramente casuale icon_mrgr:)
e vivono le... chiamiamole... emozioni... delgi altri.
Per le domande e risposte prima o poi aprirò un thread... se non ci pensa qualcun altro.

Ma stai dicendo quello che ho detto... forse non riesco negli esempi a trasferire il mio pensiero... magari noi gufi fatichiamo ad essere compresi...hehehehehehe

La domanda e' importante... piu' della risposta

Shanti 10-04-2006 23.34.54

Citazione:

Originalmente inviato da Haamiah
non a caso assistiamo al giorno d'oggi a tantissime coppie che 'scoppiano'.

Secondo me questo deriva anche da una mancanza di comunicazione nella coppia. Certo si cresce e si cambia, ma a volte si rimane ancorati a una visione del partner cristallizzata, e non comunicando non ci si rende conto che anch'esso comunque potrebbe essere cambiato. E magari ti ritrovi dopo anni con la stessa persona accorgendoti di non saperne quasi più nulla. Un estraneo, anche se da un certo punto di vista ne conosci molti aspetti mentre altri sono da ri-scoprire. A quel punto si può scegliere e decidere se ne vale la pena, se da parte di tutti e due (e sì: qui ci vuole un culo eccezionale) c'è la volontà di continuare il rapporto in modo davvero responsabile. Riuscire a dire: se inciamperai ti aiuterò a rialzarti e ti aspetterò, perchè so che tu farai lo stesso con me, e così continueremo a camminare. E in questo modo faremo più strada insieme..

Haamiah 11-04-2006 02.37.10

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl
Mantenere il ritmo comporta che i ballerini siano un tutt'uno con la musica... E' un'attenzione costante con chi hai di fronte... se si perde il ritmo si cerca di ritrovarlo...
Ora tutto questo non e' un dovere... ma e' l'amore per il ballo...

Essere tutt'uno con la musica, questa è la frase chiave, infatti se non c'è una perfetta intesa nella coppia di ballerini, potrebbero pur essere molto bravi presi singolarmente, ma se non 'ballano' assieme sul tempo, muovendo i passi e i movimenti in perfetta sincronia, potrebbero pure avere entrambi amore per il ballo, però è certo che ballerebbero male.

Uno 11-04-2006 10.39.05

Ricomincio dall'inizio:
Estrema sintesi.
Aspettattive su ciò che si vuole ricevere e limiti su ciò che si è disposti a dare.

Questi sono i principali punti da cui tutto si sviluppa, vi pare?
Quindi a ballare si può imparare.. almeno tecnicamente... poi sentirlo nel sangue è diverso... ma se l'aspettativa è minore del limite (di cui sopra) ecco che la cosa funziona.

Grey Owl 11-04-2006 10.49.18

Aspettative?
 
Citazione:

Originalmente inviato da Uno
Ricomincio dall'inizio:
Estrema sintesi.
Aspettattive su ciò che si vuole ricevere e limiti su ciò che si è disposti a dare.

Questi sono i principali punti da cui tutto si sviluppa, vi pare?
Quindi a ballare si può imparare.. almeno tecnicamente... poi sentirlo nel sangue è diverso... ma se l'aspettativa è minore del limite (di cui sopra) ecco che la cosa funziona.

La vita e' pericolosa... non ci da' la certezza di nulla... perche' dovrebbe essere diverso il rapporto di coppia?... le aspettative sono le illusioni piu' forti che abbiamo... sono le fondamenta delle false certezze... l'effimera speranza ci spinge a continuare... motore dell'uomo.

Kael 11-04-2006 11.02.43

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl
La vita e' pericolosa... non ci da' la certezza di nulla... perche' dovrebbe essere diverso il rapporto di coppia?... le aspettative sono le illusioni piu' forti che abbiamo... sono le fondamenta delle false certezze... l'effimera speranza ci spinge a continuare... motore dell'uomo.

Uno ha detto che la cosa funziona, non che sia una certezza...
C'è una bella differenza.

Anzi, dirò di più... a funzionare sono proprio le cose che si muovono (in conformità con la vita e i suoi cambiamenti). Le certezze, essendo statiche, sono destinate a finire... e anche in fretta.

Iside@ 11-04-2006 11.18.13

Un bellissimo post, con delle bellissime risposte.
Cercherò di seguirlo attentamente perchè merita qualche riflessione, anche se credo non darà una risposta al "problema".

Amare significa certamente accettare la persona in tutti i suoi oscillamenti.
Nessuno ( e aggiungo per fortuna) non è una icona fissa ma una bellissima variabile.
Non possiamo quindi pretendere dal patner un qualcosa differente perchè sfocierebbe tutto in un grande egoismo come qualcuno ha notato.
Il dialogo è certamente la giusta medicina per evitare meraviglie ... o inaspettati colpi di scena nel rapporto.
Concedersi quei 20 mm al giorno tutti per la coppia dove si condivide tutto senza doversi vergognare.
Chi è statico a mio parere non va verso l'evoluzione, qualasiasi essa sia.

Il patner ideale esiste, nel momento in cui ammettiamo queste possibili variabili.
Se è un amore profondo, un amore che era destinato a vivere ... sopravviverà con un sorriso ai cambiamenti della vita magari evolvendo insieme.
Forse sono una romantica, non lo so ... voglio sperare sia cosi!

Credo che amare qualcuno sia una prova di grande altruismo, come quando si decide di avere un figlio, non per placare una crisi ma perchè si ha voglia di occuparsi di una persona senza cercare poi di talpargli le ali.
Non è facile, è forse la piu grande prova a cui siamo dovuti in questa vita.

Uno 11-04-2006 11.37.20

Citazione:

Originalmente inviato da Grey Owl
La vita e' pericolosa... non ci da' la certezza di nulla... perche' dovrebbe essere diverso il rapporto di coppia?... le aspettative sono le illusioni piu' forti che abbiamo... sono le fondamenta delle false certezze... l'effimera speranza ci spinge a continuare... motore dell'uomo.

Purchè la speranza non sia illusione


Versione semplificata per Gufetto (la prossima ti faccio il disegnino boccaccia: )

Aspettative
- se ne hanno meglio funziona
+ se ne hanno e più c'è il rischio dell'intoppo

Limiti sul dare
più sono alti (cioè siamo meno limitati nel dare) è meglio và
più sono bassi (cioè limitiamo fortemente ciò che diamo) e peggio va

Grey Owl 11-04-2006 11.46.06

Grazie.
 
Citazione:

Originalmente inviato da Uno
Purchè la speranza non sia illusione


Versione semplificata per Gufetto (la prossima ti faccio il disegnino boccaccia: )

Aspettative
- se ne hanno meglio funziona
+ se ne hanno e più c'è il rischio dell'intoppo

Limiti sul dare
più sono alti (cioè siamo meno limitati nel dare) è meglio và
più sono bassi (cioè limitiamo fortemente ciò che diamo) e peggio va

Grazie UNO... forse non ne sei consapevole... grazie.

Kael 11-04-2006 12.21.18

Citazione:

Originalmente inviato da Kael
Bisogna avere un culo eccezionale per trovare una persona che ci vada bene sotto tutti i punti di vista

Mi auto cito per sottolineare sta cosa...
Quel ci vada bene sottolinea perfettamente il concetto di aspettativa...
Nella nostra testa cioè "decidiamo" come dev'essere quella persona, CREIAMO la forma che vogliamo farle assumere... e lei per meritare il nostro amore deve "andare bene" nello stampo.
Questo però non è amore... è un meschino usare l'altro per soddisfare i propri comodi. E col tempo, cambiando noi cambia anche lo stampo che plasmiamo, aspettandoci quindi che anche la persona che sta con noi si adatti.
A tal punto, notiamo come la sostanza abbia per noi ben poca importanza... essendo attaccati alla forma, ci basta essa sia riempita... se di oro o di fango poco importa...

Ovviamente, una certa dose di "aspettativa" è inevitabile, altrimenti saremmo realmente come Cristo, sposati col Padre che tutto comprende...

Come diceva Ray comunque, per la legge dei simili, una forma può amare solo una forma... così come un Io può amare solo un Io. Finchè non sapremo amare un individuo nella sua sostanza, saremo ben lontani dall'essere una "sostanza" anche noi... e questo dimostra ancora una volta come gli altri ci fanno da specchio e ci aiutano a capire molte cose di noi stessi...

Ray 11-04-2006 12.42.40

Citazione:

Originalmente inviato da Kael
Ovviamente, una certa dose di "aspettativa" è inevitabile, altrimenti saremmo realmente come Cristo, sposati col Padre che tutto comprende...

beh messa giù così suona maluccio. Come se bastasse essere del tutto privi di aspettative per essere come Cristo. Inoltre l'assenza di aspettative non è che sia condizione molto elevata... è solo una delle basi su cui lavorare.

Una delle possibili chiavi per leggere meglio sta roba è ricordarsi che l'aspettativa verso gli altri è una proiezione di quella verso noi stessi... che "mettiamo" negli altri perchè non la "reggiamo" dentro di noi... non siamo abbastanza adeguati a soddisfarci e pretendiamo che lo faccia l'altro.

Bon... è sempre ego... togliere le aspettative (rinunciarvi) è la prima opera di svuotamento dello stesso (svuotamento non eliminazione)...

Kael 11-04-2006 13.00.42

Vabbè, ovviamente non intendevo che bastasse rinunciare alle aspettative per essere come Cristo... mi riferivo che nella specifica qualità gli saremmo simili.

L'importante comunque, ai fini del discorso (rapporto di coppia), sarebbe arrivare ad averne meno di quanto siamo in grado di dare... allora il rapporto funzionerebbe.

Haamiah 11-04-2006 23.29.43

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
Ricomincio dall'inizio:
Estrema sintesi.
Aspettattive su ciò che si vuole ricevere e limiti su ciò che si è disposti a dare.

Questi sono i principali punti da cui tutto si sviluppa, vi pare?
Quindi a ballare si può imparare.. almeno tecnicamente... poi sentirlo nel sangue è diverso... ma se l'aspettativa è minore del limite (di cui sopra) ecco che la cosa funziona.


L'ideale sarebbe quindi non avere affatto aspettattive? O averne il meno possibile, è questo che intendi? Dare senza aspettarsi nulla in cambio...
Qui siamo già nella santità, che penso in un rapporto di coppia, un'amore così totale e disinteressato solo in rari casi possa accadere.

Uno 11-04-2006 23.54.30

Citazione:

Originalmente inviato da Haamiah
L'ideale sarebbe quindi non avere affatto aspettattive? O averne il meno possibile, è questo che intendi? Dare senza aspettarsi nulla in cambio...
Qui siamo già nella santità, che penso in un rapporto di coppia, un'amore così totale e disinteressato solo in rari casi possa accadere.

Beh quello è l'orizzonte verso cui tendere, ma già ad un livello basso di aspettative si hanno buoni rapporti (il che non è limitato solo alla coppia)
Quindi Kael... mica è detto che senza nessuna aspettativa non potremmo stare lo stesso in coppia, certo non è una situazione che si trova facilemente icon_mrgr:

jezebelius 12-04-2006 00.54.49

Citazione:

Citazione:

KAEL HA SCRITTO

Ma non è sempre plastilina? ...e non è sempre la stessa?

effettivamente è sempre plastilina ma come detto, più la si è " riempita " del contenuto che si preferisce, o che quanto meno le si è attribuito un significato che spesso travisa la sostanza che, della plastilina, ne caratterizza il contenuto, più questa forma rispecchia il ciò che desidero.
Vorrei soffermarmi anche su un altro aspetto ossia, è vero che meno aspettative si pongono " nella storia " più questa assume connotati positivi ma è anche vero che riconoscendo il " mio limite " - che nello specifico è rappresentato dal riconoscere l' impossibilità di modificare l'altro e quindi la necessaria e costruttiva mancanza di potere nei suoi confronti;dunque rispetto in un certo senso del partner che si è " scelto " - posso vivere il rapporto, al di la delle tensioni pure presenti, in maniera tranquilla.
A questo punto possiamo dire che la mancanza di aspettative, in altri termini il vivere " la storia " alla giornata potrebbe portare ad obiettivi concreti che posseggono una intensità " costruttiva " di base?
Sono daccordo parzialmente con Haamiah:

Citazione:

Citazione:

Dare senza aspettarsi nulla in cambio...
Qui siamo già nella santità, che penso in un rapporto di coppia, un'amore così totale e disinteressato solo in rari casi possa accadere.
E' vero che solo in rari casi puo accadere ma forse è ancora più vero che di fondo, forse anche ad un livello che col tempo puo portare i suoi frutti, si tratta di " accordo implicito " ( anche esplicito se ce lo si dice ovvio ) nel quale di fondo c'è un rispetto il quale tiene conto del non intaccare " l'immagine ", leggi persona, con la quale ci si relaziona

Ray 12-04-2006 14.14.27

Non vedo nulla di santo nel dare gratis.
Se voglio dare do, e ho il mio ritorno nel fatto stesso di aver dato. Se non voglio dare non do, e non ho nessun ritorno.
Vale per me e vale per il partner... anche se, se nessuno dei due da nulla mi sa che non possimao parlare di partner.

Se invece do con l'aspettativa di ricevere, quindi il ricevere è il motivo del mio dare... l'aspettativa pre-esiste al mio atto di dare... beh qui ci vedo molto di egoico... e mi perdo ogni possibile ritorno del solo fatto di dare, che è molto più ampio dell'aspettativa, ma non lo so finchè non rinuncio ad essa.

Iniziare a togliere le condizioni del mio sentimento (ti voglio bene e sto con te se e solo se si verificano una serie più o meno ampia di condizioni - partner, parenti, figli, gentori o quel che è -) non può fare altro che aumentare la quantità e la qualità del mio sentimento stesso... se non è un ritorno questo...

Iside@ 12-04-2006 16.30.37

Dare e basta
 
...mmm anche io non lo vedo come un qualcosa che implica una santità.
Dare è sempre bellissimo, certo ... una piccola parte di noi (per alcuni grandissima) desidera poi il riscontro ... ma se non c'è egoismo nel rapporto non deve essere per forza cosi:H

Uno 12-04-2006 17.52.42

Beh solo il Santo sa dare amore puro senza aspettare nulla in cambio... o quasi... ma comunque non riceve dall'umanità.. nell'amore umano c'è sempre un'aspettativa di ritorno a volte è molto ben nascosta ma c'è.

jezebelius 12-04-2006 18.20.26

Ma di fondo, il partner ideale è, per l'appunto, ideale rispetto a cosa?
A noi stessi mi pare di capire.
Dunque è ognuno di Noi che si " assume " di cercare qualcuno che risponda ai suoi canoni di selezione, ma questo mi pare che gia lo si sia detto.
riformulo quindi una domanda: Ci puo essere rispetto per l'altro e nel contempo definirlo come " ideale " ?
Quale in questo senso potrebbe essere il significato di ideale?
Puo anche per questo verso definirsi ideale colui che risponde ( solo ) a canoni egoici dell'individuo?
Secondo me per quanto possa essere opinabile non esiste una idea oggettiva di partner.
Nella maggioranza dei casi ci si " conforma " a particolari situazioni che possono all'occorrenza essere fruttifere o meno.
Gia nella " idealità " c'è una sorta di egoica ricerca che anche se non sembra agisce in maniera intensa. A questo punto tale concetto mi sa che assuma il significato di " compromesso" ovvero "sto con te...se accade questo ( come appunto diceva Ray ).
Dal mio punto di vista pertanto l'idea di qualcuno che risponda ai miei canoni è condizionata, dunque soggettiva e non affermabile.
Proprio perchè, da questo riferimento, non esiste alcunchè di ideale, posso fare un passo indietro ed affermare che comunque vada " devo " avere rispetto per l'altro. Sia che si tratti di un rispetto che sia volto alla non modificazione del partner nè nel senso di soggezione nei nostri confronti nè, al contrario, di dipendenza da esso.
L'idealità, sempre secondo una mia visione, si dispone anche come limitazione e quindi di una ristretta visione entro cui operare una ricerca appunto " ideale ".
Non nego che vi possano essere situazioni in cui la ricerca di un partner
" alla nostra altezza " si son verificate ma altrettanto non nego che vi possono essere rapporti che durano molto tempo ma "l'ideale ", di conseguenza l'idealità, s'è trasferita su di un'altra persona.

Amy 12-04-2006 18.38.38

Il partner ideale non sempre c'entra con l'amore....

Kael 12-04-2006 19.25.00

Citazione:

Originalmente inviato da Amy
Il partner ideale non sempre c'entra con l'amore....

C'entra con la sensualità magari? O con i soldi?

...o con che cosa? con il proprio appagamento?

Haamiah 12-04-2006 22.44.06

Citazione:

Originalmente inviato da Kael
C'entra con la sensualità magari? O con i soldi?

...o con che cosa? con il proprio appagamento?


Certo dare senza aspettarsi nulla in cambio sarebbe bellissimo, e anche se, come dice Ray, lo si può fare pur senza essere santi, penso che in tal caso si sia già santi senza saperlo. Ma se l'amore di coppia fosse tale, sarebbe un mondo perfetto(?), non ci sarebbe mai nessuna coppia in
crisi, mai nessuna separazione, alla prima persona che si incontra si sarebbe già trovato quella giusta, è chiaro che ci stiamo raccontando una bella favola. Se gli esseri umani sono tutti differenti, e tra miliardi di persone che popolano il pianeta non ce ne sono due uguali, è evidente
che la ricerca dell'anima gemella, a meno che appunto di 'accontentarsi', non sarà certo impresa da poco.
Ora allacciandomi alla citazione di Kael, che si chiede se non con l'amore, allora con cosa c'entra? Certo Kael che l'anima gemella c'entra con l'amore, ma come viene 'manifestato' questo amore nella vita di una coppia?
Io penso che alla base di una unione 'ideale' dovrebbero essere manifesti
tutti e tre i piani dell'essere: quello fisico, quello mentale e quello spirituale. Ponendo che una coppia 'funzioni' solo su uno di questi piani, ma vengono a mancare gli altri due, potrebbe anche andare avanti, in modo molto monco, ma potrebbe, magari in virtù del dare disinteressatamente.
Poniamo invece che vengano a mancare tutti e tre, potrebbe andare avanti ugualmente sempre in virtù del dare senza aspettarsi nulla?
Se la risposta è sì, e non si è santi, allora si dev'essere qualcos'altro....
lascio aperte le possibilità.


:C:

Kael 12-04-2006 23.41.33

Citazione:

Originalmente inviato da Haamiah
Certo Kael che l'anima gemella c'entra con l'amore

Grazie Haamiah icon_mrgr: ma io non parlavo di questo...

Volevo sottolineare, provocatoriamente, che il partner ideale non c'entra MAI con l'amore.

Il partner "ideale" (da idea) non esiste se non dentro alla nostra testa... di conseguenza è un "fare sesso con la propria mente"... La persona "fisica" che ci infiliamo dentro acquista perciò importanza secondaria, non essendo altro che uno strumento che "usiamo" per i nostri fini.

Tutto il contrario dell'amore...

Haamiah 13-04-2006 00.01.30

Citazione:

Originalmente inviato da Kael
Grazie Haamiah icon_mrgr: ma io non parlavo di questo...

Volevo sottolineare, provocatoriamente, che il partner ideale non c'entra MAI con l'amore.

Il partner "ideale" (da idea) non esiste se non dentro alla nostra testa... di conseguenza è un "fare sesso con la propria mente"... La persona "fisica" che ci infiliamo dentro acquista perciò importanza secondaria, non essendo altro che uno strumento che "usiamo" per i nostri fini.

Tutto il contrario dell'amore...


Perchè Kael ponendo che tu, ipotesi per assurdo, avendo un grande c....
trovassi un partner ideale(o quasi), non l'ameresti?icon_mrgr:
Dai saranno casi rari, ma qualche volta potrà pure capitare, cerchiamo di essere almeno un pò ottimistiboccaccia:


fiori.gif

Kael 13-04-2006 00.10.38

Citazione:

Originalmente inviato da Haamiah
Perchè Kael ponendo che tu, ipotesi per assurdo, avendo un grande c....
trovassi un partner ideale(o quasi), non l'ameresti?icon_mrgr:
Dai saranno casi rari, ma qualche volta potrà pure capitare, cerchiamo di essere almeno un pò ottimistiboccaccia:


fiori.gif

Scusa se pignoleggio... (ma qua dentro ho molti maestri icon_mrgr: )
Se dovessi trovare il partner ideale, significherebbe che mi sono già pre-costruito l' "idea"... di conseguenza avrei aspettative... di conseguenza non saprei dare...

Capito che intendo, no?

fiori.gif

PS: Ovviamente sto giocando con le parole... ci si può costruire un'idea anche senza riempirla di aspettative...

Ray 13-04-2006 00.23.55

Se vogliamo dirla fino in fondo l'unico partner ideale possibile siamo noi stessi.

Come han detto Jez e Kael mi costruisco l'idea di partner in base acome mi immagino lo vorrei. Siccome sta cosa muta continuamente, la mia idea muta con me (bisogni, desideri, aspettative).
Quindi l'unico partner possibile sono proprio io.

Infatti, nel continuo confrontare gli altri con il nostro ideale e, rilevatene le differenze, decidere via via se accontentarsi o meno, in realtà sto con me stesso confrontato all'altro, non sto con l'altro.
Non lo vedo e non lo conosco. Conosco solo quanto diverge dalle mie aspettative.

Per questo (ma forse non si capisce ancora) resto dell'idea che la mancanza di aspettative non fa la santità. Se non mi aspetto vedo l'altro come è. Mica detto che ci voglio per forza stare o devo per forza dare. Ma se decido di stare o dare posso farlo gratis senza essere santo...

Amy 13-04-2006 00.33.19

Citazione:

Originalmente inviato da Kael
Scusa se pignoleggio... (ma qua dentro ho molti maestri icon_mrgr: )
Se dovessi trovare il partner ideale, significherebbe che mi sono già pre-costruito l' "idea"... di conseguenza avrei aspettative... di conseguenza non saprei dare...

Capito che intendo, no?

fiori.gif

PS: Ovviamente sto giocando con le parole... ci si può costruire un'idea anche senza riempirla di aspettative...

Concordo...infatti ci si innamora in genere di chi quell'idea non la soddisfa fino in fondo!!!! Chissà perchè...!!

Amy 13-04-2006 00.39.49

...sarà per la voglia di trasgredire anche a noi stessi????

Kael 13-04-2006 00.51.16

Citazione:

Originalmente inviato da Amy
...sarà per la voglia di trasgredire anche a noi stessi????

...sarà perchè c'è una parte "sana" in noi che cerca in tutti i modi di distruggere questo meccanismo... per insegnarci ad amare veramente? ;)

Haamiah 13-04-2006 01.09.12

Citazione:

Originalmente inviato da Ray
Se vogliamo dirla fino in fondo l'unico partner ideale possibile siamo noi stessi.
Per questo (ma forse non si capisce ancora) resto dell'idea che la mancanza di aspettative non fa la santità. Se non mi aspetto vedo l'altro come è. Mica detto che ci voglio per forza stare o devo per forza dare. Ma se decido di stare o dare posso farlo gratis senza essere santo...



A meno che non ci facciamo clonare, è ovvio che non troveremmo mai un partner ideale in quel senso, ma è anche vero che non andremmo a stare
assieme, a prescindere dall'avere aspettative o meno, con una persona con cui capiamo di non condividere nulla. Quindi pur non creandoci una immagine 'a priori', quando si incontra una persona, e ci si innamora, è perchè in qualche modo la si 'idealizza', si cerca di vedere la bellezza in tutto quello che è quella persona. Se già da principio che nasce un amore, non ci fosse nemmeno un pò di idealizzazione, poniamo che ci piaccia solo fisicamente, scatterebbe la molla per farci innamorare? Se siamo solo materalisti probabilmente si, ma se quell'altra persona non lo fosse, sarebbe lei a non innamorarsi di noi. Quello che voglio dire è che ci vuole
comunque una alchimia perchè la molla scatti, o no?
La santità che intendevo io comunque era un'altra cosa.....in quel senso che intendi tu, certo che possiamo farlo....


fiori.gif

Era 13-04-2006 02.58.45

"Ma se l'amore di coppia fosse tale, sarebbe un mondo perfetto(?), non ci sarebbe mai nessuna coppia in
crisi, mai nessuna separazione, alla prima persona che si incontra si sarebbe già trovato quella giusta, è chiaro che ci stiamo raccontando una bella favola. Se gli esseri umani sono tutti differenti, e tra miliardi di persone che popolano il pianeta non ce ne sono due uguali, è evidente
che la ricerca dell'anima gemella, a meno che appunto di 'accontentarsi', non sarà certo impresa da poco."

come no? nessuna coppia in crisi? cioè (parliamo di coppia qui vero?)
due si vedono si innamorano...trovano l' intesa di coppia in tutti i sensi..
stanno benissimo assieme ...generosi uno verso l' altro e senza
aspettative di sorta....e questo dovrebbe durare sempre? a volte si
altre volte no...l' errore sta in quell' "accontentarsi" perchè
devo accontentarmi? se non trovo l' amore devo accontentarmi per
non restare solo? e allora che amore è?

Uno 13-04-2006 10.15.38

E' emersa una cosa interessante:
Come a livello fisico si cerca la diversità per dare alla natura la massima possibilità di espendersi, a livello interiore lo stesso si cerca la diversità per sperimentare ciò che ci manca, questo purtroppo poi entra in conflitto con il desiderio di "facilità"... è meno faticoso vivere con una persona che soddisfa tutte le nostre aspettative, ma qualcosa in noi ci spinge a non cercare questa... e poi il conflitto, per questo dicevo che l'aspettativa più bassa fa funzionare meglio la cosa, ci permette di conoscere ciò che è diverso da noi, in un certo qual senso completarci rispecchiandoci (si collega alla discussione Effetto Specchio) da non confondere con quelle assurdita di ricerca della simbiosi... non esiste e non sarebbe sana se esistesse.
Certo qualche appiglio che ci accomuni al patner deve esserci, la totale diversità non sarebbe piacevole da sopportare, solo con molta determinazione si potrebbe sopportare, ma allora non sarebbe più un rapporto di coppia, assomiglierebbe più ad un rapporto istruttivo.
Comunque la natura sa come accumunare persone diverse con particolari invisibili, una volta che ci si prendesse la briga di scovare questi particolari cadrebbe la "cotta", il che è ciò che succede anche con il normale raffreddamento, quando questo accade ci si dovrebbe chiedere se comunque quel rapporto anche perdendo l'attrattiva furba della natura ha ancora qualcosa da darci (e dare al nostro patner, ma non deve essere la nostra preoccupazione primaria) oppure è esaurito completamente.

jezebelius 13-04-2006 10.51.14

Citazione:

Originalmente inviato da Uno
Certo qualche appiglio che ci accomuni al patner deve esserci, la totale diversità non sarebbe piacevole da sopportare, solo con molta determinazione si potrebbe sopportare, ma allora non sarebbe più un rapporto di coppia, assomiglierebbe più ad un rapporto istruttivo.
Comunque la natura sa come accumunare persone diverse con particolari invisibili, una volta che ci si prendesse la briga di scovare questi particolari cadrebbe la "cotta", il che è ciò che succede anche con il normale raffreddamento, quando questo accade ci si dovrebbe chiedere se comunque quel rapporto anche perdendo l'attrattiva furba della natura ha ancora qualcosa da darci (e dare al nostro patner, ma non deve essere la nostra preoccupazione primaria) oppure è esaurito completamente.

In un certo senso dunque è la natura che " opera " affinchè noi si possa essere indirizzati su un " partner potenziale "; va da se che qualora vi sia un consumo della forza che mi " spinge " ( l'attrazione o la passione ad esempio ) entra in gioco un'altra dinamica: l'intelligenza ( ? ).


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