Dimagrimento: camminata veloce o lenta?
Vorrei aprire una discussione per vedere come la pensate su questo argomento controverso. La corsa è lo sport che aiuta sicuramente a dimagrire di più, ma non tutti posso praticarlo, poichè se l'indice di massa corporea supera 29 ( per gli uomini mi pare) significa che con troppi kg, si danneggia l'apparato scheletrico ed opportuno invece praticare qualcosa come la camminata.
Qualcuno dice che la camminata veloce serve di più, perchè fa bruciare piu calore, mentre altri sostengono che la camminata lenta aiuta a bruciare maggiormente i grassi. Sinceramente l'argomento è controverso, che ne pensate? |
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Per il dimagrimento la cosa fondamentale da tenere sotto controllo è il battito cardiaco.
Un allenamento "aerobico" (cioè quello che ha il miglior rapporto efficacia/sforzo) è compreso in un determinato range di pulsazioni al minuto, che varia a seconda dell'età, peso, massa grassa nel corpo, etc.. Ad esempio fra i 120 e i 145 battiti al minuto l'allenamento è aerobico (cioè si dimagrisce maggiormente), se inferiore è pressochè inutile, se maggiore il cuore va troppo sotto sforzo e l'allenamento è comunque quasi inutile ai fini del dimagrimento. Sintetizzando: dai 0 ai 120 -----> allenamento anaerobico dai 120 ai 145 ---> allenamento aerobico dai 145 in su ----> allenamento anaerobico I dati sopra sono un esempio, come detto varia a seconda di molti fattori, l'ideale quindi è consultare uno specialista in grado di calcolare l'esatto range del proprio allenamento aerobico (ci sono delle tabelle standard ma che ovviamente non possono tenere conto dei singoli casi). Una volta in possesso di questi dati, il tipo di allenamento è grossomodo ininfluente, qualcuno può preferire la camminata, altri lo step, altri ancora il nuoto o la stessa aerobica. Nei negozi specializzati si trovano i misuratori del battito cardiaco che a quanto ero rimasto hanno un costo abbordabile a tutti, e a quel punto non resta che regolare l'attività dell'allenamento per restare dentro al proprio range (ad esempio rallentando se il battito supera il limite massimo). Quindi come vedi il discorso della camminata lenta o veloce è relativo... se uno è molto grasso è chiaro che andrà su coi battiti già andando lento, mentre uno più magro dovrà aumentare un po' di più la velocità.. Questo per un dimagrimento generale, poi se uno ha una massa grassa particolarmente localizzata, l'ideale è scegliere un'attività mirata a quella determinata fascia (ad esempio se uno è particolarmente grasso nella zona dei glutei consiglierei lo step) |
Kael ha ben spiegato cosa è un'allenamento aerobico, per chi ha troppi kg e teme di danneggia l'apparato scheletrico consiglio di praticare il nuoto.
Non bisogna però esagerare con gli allenamenti per non vanificare quello che è il vantaggio del range aerobico. Una nuotata lenta e costante (endurance) fortifica tutta la massa mascolare e non sovraccarica la spina dorsale. Infatti un corpo immerso nell'acqua è alleggerito di circa il 70-80%, inoltre stimola la respirazione profonda e l'ossigenazione. Il nuoto è uno sport consigliato a chi ha dolori ai lombari o articolari. E' consigliato anche come metodo riabilitativo in quanto diminuisce i carichi all'apparato scheletrico. Inoltre è uno sport che allenta le tensioni e lo stress accumulato nel lavoro e nella vita quotidiana. In particola l'endurance è paragonabile ad una lenta camminata col vantaggio di avere una respirazione profonda e regolare, ne beneficia il cuore ed i polmoni ed anche la circolazione sanguigna. Tutto l'apparato muscolare si tonifica, dalle gambe ai glutei ed anche schiena, spalle e braccia. Inoltre la pressione dell'acqua ed i relativi mulinelli effettuano un massaggio che stimola la tonicità della pelle. Si consuma circa dalle 500 alle 700 calorie in un'ora di nuoto leggero ovvero rimanendo nel range aerobico personale. :C: |
Io avevo letto da qualche parte che la camminata veloce aiutava a bruciare maggiormente i carboidrati mentre la seconda i lipidi.
Anche come dice Ray, magari alternare le due non sarebbe male. La valenza psicologica della camminata lenta, è che può essere presa come una passeggiata e non viene considerata come allenamento fisico. In ogni caso ho provato sempre a giudicare dall'esperienza ma non ci ho visto troppe differenze, 3 ore di camminata costante, sono comunque 3 ore di camminata costante. Anche se si bruciassero più grassi con quella lenta, se le calorie sono le stesse che siano grassi o carboidrati dov'è la differenza, sempre 300 sono. Grey il nuoto fa molto bene, però per esempio a me irrobustisce a basta, anni fa persi molto con arti marziali, corsa e camminata, mentre il nuoto mi faceva poco, o forse era fatto male non saprei. |
La domanda che io mi porrei Astral non è quante calorie consumo con un singolo sforzo, esercizio etc... ma cosa mi farebbe velocizzare il metabolismo, perchè alla fine il trucco è li, il discorso calorie (i dietologi non me ne vogliano) è un modo per codificare e poter lavorare dando diete, cosa che ha una sua valenza ma come contorno. Se io mangio come un canarino ma ho il metabolismo lento se non ingrasso minimo non dimagrisco.
Quindi qualsiasi sforzo teso a dimagrire dovrebbe per forza lavorare sul metabolismo come prima cosa, poi il resto dopo. Non è facile insegnare a modificare il metabolismo, in linea di massima: quelli che pensano con il corpo ce l'hanno veloce e quelli che si muovono con la mente ce l'hanno lento, una persona equilibrata fa le due cose correttamente. Applicato al discorso del 3d che significa? Significa che mentre cammini, che sia piano o veloce, non devi stare a pensare a quante calorie consumerai, non devi cronometrare da quanto tempo stai camminando, ne misurare quanta strada hai fatto... (esempi eh... solo per farti capire il concetto, poi bisognerebbe studiare il tuo modo esattamente) in questo modo il corpo si muoverà con più energia mentale che energia corporea e il metabolismo rimarrà fermo... magari potrai consumare 200 o 300 calorie che comunque recupererai al primo pasto. Come tu stesso hai notato le arti marziali ti aiutavano di più perchè la mente era impegnata nella filosofia ed il corpo faceva il suo lavoro, nel nuoto invece la tua mente si annoiava o qualcosa di simile.... |
Si a questo non c'ho pensato in realtà, si le calorie sono relative, perchè per esempio non mi spiego come mia madre a Natale si divora interi torroni di cioccalata senza mettere nulla, o quasi.
Sto pensando che magari anche camminando c'è poca presenza del corpo. L'altra volta per esempio ho provato a concentrarmi sul corpo, cercando di sentire, ed ho notato che alla base c'è anche una erronea postura della camminata che influenza. Un altro metodo con cui dimagri molto ( stranamente) e rimanendo tonico erano alcune posture di Hatha Yoga, quando le facevo sentivo proprio calore, che d'inverno spesso potevo farle anche quasi spogliato. E 'interessante sta cosa di energia corporea e mentale. :C: |
In allenamento le giuste pulsazioni cardiache influiscono infatti sul metabolismo e lo accelerano, così come aiuta anche mangiare magari poco ma con una certa frequenza (anche ogni 2 ore)
Interessante invece il discorso di energia mentale e corporea... Io ad esempio le volte che facevo ciclette ci provavo anche a leggere una rivista o un libro, ma desistevo quasi subito perchè c'era "qualcosa" che non mi faceva concentrare. Adesso temo di aver capito.. usavo molta energia mentale soio.gif Funzionando bene quindi si potrebbe tranquillamente fare ciclette con energia corporea e contemporaneamente leggere un libro con energia mentale? |
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E' importante non confondere lo sforzo mentale (di volontà) con l'energia mentale, a prima vista si somigliano, però se uno sta attento sono diversi. Diciamo approssimatamente che lo sforzo mentale non ha molte (se non per nulla) elucubrazioni mentali, se occorre preparare qualcosa (esempio le scarpe da ginnastica o che altro) si limita a questo, non è la mente-cervello che continua a pensare a quante calorie consumerà, quanti km fare etc... queste sono cose che fa la mente usando (abusando) dell'energia mentale, a quel punto poi si continua ad usare ancora questa invece dell'energia corporea Quote:
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Non ho capito una cosa.
Se faccio un esercizio e magari penso ad altro, distraendo la mente, oppure mentre faccio l'esercizio concentro l'attenzione sul corpo e su quello che sto facendo. Cosa è meglio? |
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Mi pare che questo approccio, questa divisione, possa andare bene per qualsiasi tipo di sport, dunque bisogna agire sul metabolismo e che non è semplice se non con " allenamento ", non solo corporeo ma di attenzione proprio. Quindi tre energie, una che è lo sforzo di volontà, dunque quella mentale, che deve ( dovrebbe ) essere scissa dall'altra che è energia mentale generata/risultato dalla prima e poi quella corporea. Si confondono spesso e bisognerebbe imparare a " vederle" per cercare, dopo, una scissione. L'ideale però sarebbe integrarle Lo sforzo di volontà è quello ad esempio che ci fa preparare l'occorrente per andare in palestra, una specie di azione che se fatta con costanza porta ad un rito giornaliero. L'energia mentale mi pare che, forse, si può dire derivata dallo sforzo mentale e quindi dalla volontà ( ? ). Quando si esegue un esercizio, uno sport, si dovrebbe utilizzare " solo " l'energia corporea e non quella che proviene dalla mente. Di solito il corpo utilizza quest'ultima perché è più pura, forse anche meno pesante rispetto alla corporea appunto. Mi viene in mente anche qualcosa che è forse collegabile coi centri mentale e motorio.dry.gif L'energia il corpo è come se la conservasse per " i momenti " di crisi per questo forse è avaro di quella mentale. Mi sono accorto che facendo gli esercizi se non penso a quello che sto facendo, il che significa che vado in maniera automatica avendo, più o meno, imparato a fare quell'esercizio; se cerco quindi di fare " piazza pulita " nella mente ed a lavorare solo col corpo vado più liscio, non so come dire. Al contrario, se mentre sto facendo l'esercizio penso: " Mi manca una serie per finire l'esercizio ", non riesco a finirlo se non con ulteriore sforzo ed il corpo diviene pesante. Stessa cosa se cerco di fare l'esercizio per la prima volta. Credo che forse sia inevitabile almeno per l'inizio l'utilizzo dell'energia mentale per imparare a farlo. Poi dovrebbe arrivare il momento in cui, una volta imparato, dovrebbe andare in automatico come quando metto un nastro nella bobina e lo lascio andare, senza preoccuparmi se e quanto manca alla fine o se l'ho messo bene o che altro. E così o dovrebbe essere modificato l'approccio?nonso.gif |
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Con l'attenzione concentri la volontà su quel che fai, poi la mente dovrebbe stare in secondo piano per così dire, ascoltare il corpo. |
Proprio stanotte ho deciso di voler rassodare..di iniziare a far qualcosa,invece di lamentarmi o complessarmi..insomma superare un limite di pigrizia che potrebbe portare con se buoni risultati sia sul piano fisico che complessivo..quindi anche se non si tratta di dimagrire,penso di essere in tema.
Diciamo che se ci ho capito qualcosa,ogni centro ha le sue funzioni,se lasciamo al mentale quello che è del fisico in questo caso,aumentiamo lo sforzo e dimezziamo il risultato..quindi mi viene che se voglio ottimizzare qualunque attività fisica,devo contemporaneamente tenere a bada la mente..concentrando tutto sul correre,sul camminare,etc.e non pensare troppo al come farlo e ad altro ancora,mentre sto facendo.. Mi è capitato spesso di correre pensando già di non reggere per più di un tot..ed in effetti così accadeva,come un autocondizionamento che probabilmente serviva alla parte pigra di me..ma era la mente a non volercela fare,mica il corpo se ci rifletto. Quindi per concludere,più sono immerso nell'azione del fare,più il risultato sarà positivo e magari veloce? :C: |
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Non mi è chiara una cosa.
Nel momento in cui la mente inizia ad elucubrare e cioè a dire: dai, dai l'ultimo sforzo che serve a fare massa e brucia calorie, ecc ecc in teoria a quel punto se ascolto il corpo dovrei sapere se è ora di fermare l'esercizio oppure no. Se si inizia a pensare in questo senso è indice che il corpo chiede di fermarsi e ricerca risorse altrove (escludendo il fatto che manca concetrazione)? E sarebbe giusto fermarsi, rallentare l'esercizio o aumentare la concentrazione sul corpo? Un'altra cosa un pò più individuale che molti medici a cui ho chiesto non hanno saputo rispondere. Se resto inattiva sportivamente per tanto tempo, anche da una stagione all'altra, il primo giorno di attività, e solo il primo giorno poi mai più durante tutte l'allenamento, dopo un pò ho calo di tutto, tanto da diventare cieca e da avere conati, non c'è caramella di zuccheri che tenga, non c'è il fermarsi prima al primo avvertimento, accade e basta. non svengo ma il corpo reagisce proprio male. La cosa più ovvia che mi vien da dire è che il mio ideale di allenamento deve essere a piccoli passi, tipo di 10 minuti in 10 minuti. Ma capire cosa mi accade non sarebbe male.. vi è mai successo, sapete come rimediare? |
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Intendo: se la mente inizia a dire "dai forza, ancora uno sforzo"... non è che lo dice in risposta sempre alla mente che suggerisce di fermarsi? Lo chiedo perchè l'elucubrazione di solito è dialogo, quindi due o più parti della mente. Poi può darsi benissimo che a volte sia il corpo, ma credo si debba distinguere. Citazione:
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Tornando all'argomento, io invece volevo sapere se velocizzando o rallentando la camminata in base all'ascolto della musica, tramite l'MP3, significa che il corpo si sta adattando alla mente, e quindi è sconveniente?
PER SOLE: Capita, può essere una reazione del corpo, quando succede a me, invece credo che sia una parte di me ( quella a cui piace stare sdraiata e sul letto) che si oppone all'esercizio fisico, che trova sproporzionato.abbraccio: |
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Saper andare a ritmo, al di la che si tratti di camminare, ballare o che, è una cosa importante, basti pensare all'importanza della musica, del ballo e in particolare delle percussioni in molte tradizioni. Le percussioni sopratutto in quelle tradizioni o parti di esse, più legate alla "terra", anche se percepire il ritmo e sapersi accordsare ad esso è porta verso ritmi che non tutti sentono, ved itutte le storie sua musica delle sfere eccetera. Quello che di buono la mente potrebbe fare è ascoltare il corpo andare a ritmo... corpo che se ri-lasciato convibrare con la musica, si adegua al ritmo quasi "da solo". |
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Grazie per avermi aiutato a tirare fuori st'importante riflessione.fiori.gif |
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Avviene anche nelle diete dimagranti. Il corpo, pur avendo riserve da bruciare per sopravvivere (grasso in eccesso) preferisce, tramite fame, chiedere altro cibo da digerire subito invece di accedere alle riserve, perchè fa più fatica a prendere le energie di la e fa prima a prenderle da altro cibo. Se invece non mangi lo stesso, dopo un po' si restringe lo stomaco, il corpo prende dalle riserve e manda meno fame. Quindi il trauma è singolo. |
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Perchè nel primo caso, ok, posso concentrarmi sul corpo , sull'esercizio che sto facendo ed evitare di pensare "ma quando finisce? o cose del genere.. ma se è necessario che la mente faccia un altro lavoro rispetto al corpo, andando in palestra come si fa? Vorrei capire che tipo di attività fisica possa aiutarmi a perdere un po' di peso, e avevo pensato alla palestra, ma se poi sto li a guardare l'orologio sperando che finisca l'ora di tortura è inutile.. Non mi è nemmeno molto chiara la differenza tra sforzo mentale ed energia mentale, forse è per questo che faccio caos col resto, in sostanza se mi perdo in elucubrazioni mentre faccio attività fisica non sto usando energia corporea ma abuso di quella mentale? E' per questo che il metabolismo continua ad essere lento? ponendo che si riesca a tenere un minimo "ferma" la mente, in cosa deve essere impegnata mentre faccio esercizio fisico? .. |
in pratica devi immergerti completamente in qualsiasi cosa fai senza avere pensieri sulla stessa.
devi in sostanza "staccare" la mente. così almeno credo |
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L'unico modo per mantenere la mente come dici tu l'ho sperimentato scendendo da una collina, ero talmente concentrata, per non inciampare e cadere, che non avevo il tempo necessario per pensare ad altro. Ho sfruttato questa cosa per il tempo che sono stata in vacanza però mangiavo al ristorante per cui non so se non sono dimagrita perchè non funzionava o perchè mangiavo poco ma super condito o perchè non andava bene neppure così. Se così fosse dovrei salire su un tapis roulant e metterlo ad una velocità tale da non permettermi di diminuire la velocità, quindi da rimanere concentrata per non cadere, visto che qui in pianura non saprei dove trovare una collinetta. icon_mrgr: Questo perchè per ora non so fare diversamente e mi domando anche se potrebbe essere utile allenarsi in questo modo oppure non è utile per allenare la concentrazione oltre a fare partire il metabolismo. Tu come fai? |
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ad esempio se vado a correre mentre corro non penso alla corsa in se, osservo in un certo senso e mi limito a quello. Osservo il mio corpo e le sensazioni di esso, osservo l'ambiente che mi circonda, cerco di captare colori e suoni ma tutto senza "sforzo". non so se sia un modo corretto ma così facendo dopo un pò la testa si svuota e la mente è come disattivata e mi ritrovo concentrato in quello che faccio. oppure qui a lavoro, se ho un lavoro da fare, stacco la mente da tutto il resto, non penso a "cosa dirà il cliente" o il capo per fare esempi ma è come se mi autoosservassi lavorare concentrandomi unicamente sull'azione che compio. paradossalmente è come se non sentissi i suoni che mi circondano in quei momenti |
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Per ora meglio non mi viene e difficilmente mi perdo via nel senso che mi concentro talmente tanto da perdermi nella camminata. nonso.gif |
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sta in quella frase la chiave a mio avviso. insomma è come se dovessi abituarti per più tempo a mantenere la concentrazione senza "annoiarti". può inizialmente essere utile pensare ad altro ma è un palliativo (una sorta di mente che inganna se stessa concentrandola altrove) |
Anche a me piacerebbe approfondire il discorso sull'energia mentale, sforzo mentale ecc, visto che vado in palestra e qualche altro sport quando capita cerco di farlo.
Da quanto ho visto se uno ha di natura un metabolismo accelerato (tipo me) può mangiare quanto vuole ma non ingrasserà di un grammo, anche se non fa movimento, mentre conosco persone che hanno un metabolismo lento e, mangiando la metà di me, debbono sudare sette camicie per buttare giù qualche kilo, che viene oltretutto ripreso non appena mollano un attimo. Per quel che so il modo migliore per bruciare i grassi è quello di fare del movimento (corsa, nuoto, bicicletta), anche solo due-tre volte a settimana, cercando di mantenere i battiti cardiaci entro una determinata fascia (qualcuno qui già lo accennava), grossomodo tra il 65 ed il 75% della frequenza massima, la quale è data a sua volta da 220 meno l'età del soggetto. (è la cosidetta fascia lipolitica) E' però una formula generica che non tiene conto di molti fattori, quale ad esempio il somatotipo cui si appartiene, la percentuale di massa grassa e così via. Se interessa posso provare ad espandere un pò più il discorso. |
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In pratica sono pigra e tutto ciò che è movimento la mia mente come lo vede dice: ufffffffffffffffa |
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Poi niente di proibisce di cercare di rendere più interessante la cosa, magari fai queste cose con una amica, marito ecc |
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Scusa Gri ma ci stava abbraccio: Quando ti accorgi che la mente rompe dalle una bella martellata e via, non darle retta e pensa solo al tuo obiettivo, altrimenti viviamo di fantasticherie come l'ultima porcata che va tanto di moda: la crema che ti fa dimagrire mentre ti abbronzi (???strabuzza:???) La verità è che noi mentaloni occidentali diamo importanza solo alla mente, lasciando al corpo soltanto il minimo sindacale per sopravvivere, se poi un giorno proviamo a curarlo un po' più del solito ecco che interviene la mente che poverina si annoia e vorrebbe tutto per sè... Insisti abbraccio: |
Premetto che non sono assolutamente un esperto quel poco che so l'ho appreso girando su internet e scambiando opinioni con persone che ne sapevano un pò più di me, quindi quello che dico va preso ASSOLUTAMENTE con le molle.
Inoltre, mi spiace deludere le donne del forum, ma il mio interesse era più verso la crescita della massa muscolare che verso la diminuzione del grasso. In generale si possono suddividere le persone ( non so però se sia uguale per uomini e donne), in tre somatotipi principali ( ovviamente con le varie sfumature), in base agli attributi fisici ed in parte caratteriali: SOMATOTIPO ENDOMORFO spalle strette e fianchi larghi, corpo molle, grasso corporeo elevato e tendenza ad ingrassare, metabolismo molto lento, espansivi, socievoli, SOMATOTIPO MESOMORFO aspetto atletico e muscoloso,metabolismo equilibrato, spalle larghe, carattere deciso SOMATOTIPO ECTOMORFO aspetto giovanile, poca massa grassa e muscolare, metabolismo molto elevato, carattere introverso e riflessivo Ad ogni somatotipo si dovranno applicare modalità di allenamento e di alimentazione specifiche, ad esempio il tipo ectomorfo dovrebbe limitare le attività aerobiche, visto il metabolismo già elevato di base e la dfficoltà ad aumentare la massa muscolare. Io stesso ho ottenuto più risultati in pochi mesi di allenamento mirato, che in più di un anno di allenamento a casaccio. In generale per ridurre i grassi, oltre a quanto ho detto prima sulla fascia lipolitica, si dovrebbe avere una alimentazione corretta, quindi niente o pochi alimenti molto grassi, no alcool, ne troppi dolci, bevande gassate ecc. E' utile mangiare almeno 4-5 volte al giorno, facendo spuntini a metà mattina e metà pomeriggio con cose tipo yougurt, frutta, frutta secca ecc. E' importante anche bere molta acqua, due o tre litri al giorno, perchè, tra le altre cose l'acqua interviene anche nel processo di bruciatura/smaltimento dei grassi. |
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Grazie bacini.gif |
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Interessante questa vecchia discussione che avevo aperto, questii giorni ho comprato un cardiofrequenzimentro, per compensare un po' con la corsa (sperando che arrivi la primavera) con lo studio e l'attività concettuale davanti al computer, insomma per combattere la sedentarietà. Mi sono accorto che arrivo subito a 160 battiti e forse è troppo, basterebbe scendere un po' coi battiti, ed aumentare il tempo, per ottenere risultati migliori. Poi ovviamente l'alimentazione, ed il discorso che facevano Uno e Ray sulla consapevolezza, anche se durante la corsa, è ancora più faticoso, rispetto alla camminata, perchè ci si concentra sulla fatica, non ho nemmeno il tempo per fantasticare, piuttosto mi alterno tra concentrarmi sulla postura della corsa, tra la musica, e guardare i soggetti che pattinano vicino a me... |
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Tre pasti fatti bene in giornata dovrebbero rimediare, e bere acqua a stomaco vuoto. |
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Da quel che ho letto fare più pasti, ovviamente coi giusti alimenti, dovrebbe accelerare il metabolismo e favorire una migliore "bruciatura" del cibo, utile soprattutto per chi fa sport, tipo palestra , in quanto troppe ore senza cibo mettono in moto non ricordo quali meccanismi molecolari . Eì ovvio che poi dipende anche dal soggetto, dal suo dispendio o dalla sua gestione energetica ecc. |
Sono due metodi diversi ho letto che chi soffre di obesità per esempio, fare più pasti allarga soltanto lo stomaco, e fa come d'aperitivo.
Io so che occorre fare una bella colazione (tipo lo spuntino di metà mattina lo devi mangiare insieme alla colazione). Un buon pranzo ed una cena leggera. Ovviamente sto parlando di dimagrire, è chiaro che se uno non ha problemi si sfonna come vuole (mica tanto però senno poi ingrassa). Poi se tra un pasto e l'altro passano più di 4 ore forse è meglio fare lo spuntino. Io ad esempio non ne sento la necessità la mattina. Preferisco piuttosto fare una buonissima colazione. Tipo yogurt, 4 fette col miele, caffè, e mela, ero indeciso se inserire anche i cereali. |
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