Ermopoli

Ermopoli (https://ermopoli.it/portale/index.php)
-   Psicologia moderna e antica (https://ermopoli.it/portale/forumdisplay.php?f=20)
-   -   Meritare (https://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=3064)

Kael 03-07-2007 22.07.26

Meritare
 
Il "meritum" latino era la ricompensa (materiale) per un lavoro o servigio svolto.
Poi col tempo si è passati ad usarlo anche per concetti più astratti (meritare la stima, il rispetto, etc..)
In soldoni comunque, meritare qualcosa significa essere degni di un qualsiasi tipo di ricompensa (ri-compensare... uhm.. compensare due volte... e a questo può tornar utile il post di Uno qui, tratto dal thread Conscio-Inconscio)

Volevo introdurre l'argomento ponendovi una domanda (che può sembrare banale, ma alla fine dei conti non lo è per niente):
Cosa pensate di meritare?

jezebelius 03-07-2007 22.21.03

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 35662)
Il "meritum" latino era la ricompensa (materiale) per un lavoro o servigio svolto.
Poi col tempo si è passati ad usarlo anche per concetti più astratti (meritare la stima, il rispetto, etc..)
In soldoni comunque, meritare qualcosa significa essere degni di un qualsiasi tipo di ricompensa (ri-compensare... uhm.. compensare due volte... e a questo può tornar utile il post di Uno qui, tratto dal thread Conscio-Inconscio)

Volevo introdurre l'argomento ponendovi una domanda (che può sembrare banale, ma alla fine dei conti non lo è per niente):
Cosa pensate di meritare?

Se penso di meritare allora mi pare di avere delle aspettative.
In sostanza non penso " Oggi merito questo o quello " e più in generale neanche penso...ad un " merito" astratto.
Forse filossofeggio ma sono entrato in un ottica seguendo la quale se cerco di fare ciò che faccio al massimo delle possibilità - posto che ci riesca - potrò avere qualcosa in cambio e se casomai non ci riesco è perchè o non mi sono impegnato abbastanza oppure è talmente ostica la situazione che non ho visto la cosa da tutti i punti di vista, ma sempre, però, in relazione all'impegno che ho messo nell'azione o nella situazione.
Se vado a lavoro per 6 ore ad esempio ed ho diritto ad uno stipendio quello che farò in più dovrebbe essere retyribuito come surplus, a parte.
Quindi più ho lavorato, dunque ho messo nel lavoro più impegno, e più ci potrebbe essere una ricompensa.
Ma sarà strano...in questo periodo..non penso ad alcuna ricompensa..in pratica " se faccio..avrò...se non faccio..no" ma non ho nulla di definito.
Sarò malato?...nonso.gif

Sole 03-07-2007 23.35.11

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 35662)
Cosa pensate di meritare?

Non è facile rispondere.
Per farlo bisogna essere onesti e riconoscersi.. (conoscersi 2 volte).
Dire cosa si merita è dare un voto al proprio operato... oppure semplicemente un esame di coscienza.
Direi solo che merito ciò per cui ho investito onestamente il mio impegno. Niente di più niente di meno. Quindi in qualche modo merito ciò che desidero conquistare puntando l'arco e impegnando il mio lavoro per ottenerlo.

Però si dice: ha ciò che si merita, questo perchè spesso non sono chiare a noi stessi le intenzioni che ci muovono, però muovono tutto intorno a noi e otteniamo il compenso delle nostre azioni.

Ray 04-07-2007 07.04.31

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 35662)
Cosa pensate di meritare?

Dipende da che parte di me pensa. Il merito è una delle migliori scuse che il pensiero istintivo usa per indurmi ad essere indulgente con me stesso. Per dirmi che posso concedermi qualcosa... di solito sonno o piccoli desideri meschini. Me lo merito dice...

E' uno dei migliori argomenti per giustificare se stessi, per indulgere in emozioni negative, per dormire.

La parte razionale dice che merito quello che ho ottenuto finora, nel bene enel male.

Il "cuore" dice che non merito nulla, non pensa in questi termini.

In questo caso, mescolando in misure diverse sta roba, "io" penso qualcosa di molto simile al "cuore" su questo argomento (credo abbia l'approccio migliore). Cerco di non pensare in questi termini, ascolto quel che han da dire le vartie parti, ma cerco di non indulgere in giustificazioni strane... con risultati alterni ovvio.

griselda 04-07-2007 09.44.03

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 35662)
Cosa pensate di meritare?

Di solito si sente dire :ah non me lo meritavo! Oppure: ah da te proprio non mi merito questo comportamento.
Io penso che il merito sia il raccolto della nostra semina.
Il merito è come un eco secondo me torna ciò che abbiamo inviato. Più si dorme e più non si è coscienti di cosa seminiamo in giro ecco che poi ci si stupisce.
Per pensare di meritare "cose belle" dovrei essere orgogliosa di me. Aver creato un paramentro e pensare di averlo raggiunto abbondantemente.

turaz 04-07-2007 09.52.08

non penso di "meritare" nulla e nello stesso tempo penso di "meritare" tutto ciò che osservo nella realtà.

ciauzz

RedWitch 04-07-2007 10.11.00

Citazione:

Originalmente inviato da Sole
Direi solo che merito ciò per cui ho investito onestamente il mio impegno.

Sono d'accordo con Sole. Alla fin fine si raccoglie quel che si semina, nel bene e nel male.
Leggendo la parola "meritare" a me è tornato in mente, quando da bambina, dopo la promozione a scuola, mi regalavano qualcosa, un premio per essere stata brava. In fondo era solo il mio dovere di allora, pero' il fatto che alla fine ci fosse il "premio" in più, mi spingeva a cercare di dare il massimo.. una corsa finale per arrivare all'apice.. e cercavo di meritarmi quel premio ambito..:H

turaz 04-07-2007 10.15.03

il "premio" a mio avviso rappresenta semplicemente "l'obiettivo"
ecco la vita è un pò così
fissi un bersaglio (obiettivo) e tendi ad esso.

Uno 04-07-2007 12.28.13

Nel bene o nel male merito tutto quello che sono, che ho.

---------------------
Analizzare la parola fa riconsiderare anche la parola meretrice con cui l'assonanza è forte

cassandra 04-07-2007 13.19.55

Meretrice significa prostituta,in latino metretrix che deriva da merere,meritare.

griselda 04-07-2007 14.09.34

A me invece è venuto in mente " meritare-maritare" perchè si suole dire si è scelta proprio il marito che si merita. Del tipo Dio li fa poi li accoppia. Oppure si meritano a vicenda.

Grey Owl 04-07-2007 16.38.56

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 35678)
Analizzare la parola fa riconsiderare anche la parola meretrice con cui l'assonanza è forte

La parola meretrice indica la donna che offre prestazioni per un controvalore in denaro... definita anche come donna di malaffare...
La donna peripatetica (passeggiatrice) offre il suo corpo per soddisfare le voglie dei clienti in cambio di denaro.

In quello che faccio (nel bene o nel male) ho una ricompensa... merito per quello che ho dato.

Pensare di non meritare... mi pare un non volere vedere che comunque ci "muoviamo" e in questo movimento abbiamo un ritorno... meritiamo quello che ritorna dal nostro muoverci.

Faccio un esempio... quando scrivo un post ed espongo il mio parere... merito attenzione a chi legge e merito una risposta (oppure no) da parte di chi legge il post... non parlo di giudizio in merito al post... ma di quel ritorno che la mia azione merita (scrivere un il post).

griselda 04-07-2007 16.55.58

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 35678)
Nel bene o nel male merito tutto quello che sono, che ho.

---------------------
Analizzare la parola fa riconsiderare anche la parola meretrice con cui l'assonanza è forte

La meretrice contempla in questo nome entrabi i significati della parola merito, la riconoscenza in denaro e non, da parte degli uomini e la pena o il biasimo da parte delle donne.
Convivendo con entrambe.

nina 04-07-2007 17.55.24

Citazione:

Originalmente inviato da Ray (Messaggio 35668)
Il merito è una delle migliori scuse che il pensiero istintivo usa per indurmi ad essere indulgente con me stesso. Per dirmi che posso concedermi qualcosa... di solito sonno o piccoli desideri meschini. Me lo merito dice...

Anch'io mi sento di dire di meritare quello per cui investo.
Se in un progetto, un'idea o un concetto espresso, ci metto impegno, amore, attenzione, il mio desiderio è che venga compreso e ripagato magari.
Quindi desiderando un ritorno, cedo all'aspettativa pensando di meritarmelo.

Questo concetto espresso da Ray mi ha fatto molto pensare però. Forse (se non ho sbagliato a capire) si riferisce più a desideri materiali (ho lavorato di più, merito un maggiore compenso economico... ho sonno, merito di dormire senza essere disturbato).... ma fa molto pensare.
Forse perchè a voler ben vedere è un pò egoistico a volte il nostro concetto di merito....

RedWitch 05-07-2007 10.08.27

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 35678)
Nel bene o nel male merito tutto quello che sono, che ho.

---------------------
Analizzare la parola fa riconsiderare anche la parola meretrice con cui l'assonanza è forte


Nell'etimologia della parola meretrice, ho trovato anche questo:

Citazione:

da merere= guadagnare, affine a prezzo , mercede (Merito)
Se merito tutto quello che sono, che ho, dovrò sempre pagare un prezzo.
La meretrice, se vogliamo, guadagna, pagando un prezzo piuttosto alto.. vendendo il suo corpo.

Era 05-07-2007 13.24.56

Citazione:

Originalmente inviato da RedWitch (Messaggio 35723)
Nell'etimologia della parola meretrice, ho trovato anche questo:



Se merito tutto quello che sono, che ho, dovrò sempre pagare un prezzo.
La meretrice, se vogliamo, guadagna, pagando un prezzo piuttosto alto.. vendendo il suo corpo.

un prezzo alto....dipende Red....
dipende dal valore che si da alle cose....
dipende dalle proprie scelte
dipende da quanto equo è il prezzo...

nonso.gif

Uno 05-07-2007 13.31.28

Esatto ci sono donne (non costrette altrimenti è un'altro paio di maniche) che fanno quella professione per guadagnare velocemente e con meno fatica (è soggettivo il discorso) di fare altro...

Comunque l'accostamento era che tutto va pagato, in un modo o in un'altro, prima, durante o dopo... e il prezzo è sempre giusto anche quando non ci sembra

Kael 10-07-2007 10.36.56

Anch'io penso di meritare tutto quello che sono e che ho.
In altre parole, "merito" di essere tutto ciò per cui ho lavorato... e in questo caso, il lavoro è pagamento per l'essere.

Spesso, prima di dire "questo non me lo merito" quando qualcosa non va secondo i nostri piani, bisognerebbe fare mente locale su quelle che sono le nostre pecche/mancanze.. Si potrebbe riconoscere, con onestà, che non è tanto immeritato ciò che arriva...
Ognuno merita il raccolto in base a ciò che ha seminato, come l'ha coltivato, quanto impegno ci ha messo, etc etc.. e come dice Uno, non importa se questo arriva subito, domani, o fra dieci anni...

cassandra 27-10-2007 17.20.58

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 35927)
Anch'io penso di meritare tutto quello che sono e che ho.
In altre parole, "merito" di essere tutto ciò per cui ho lavorato... e in questo caso, il lavoro è pagamento per l'essere.

Spesso, prima di dire "questo non me lo merito" quando qualcosa non va secondo i nostri piani, bisognerebbe fare mente locale su quelle che sono le nostre pecche/mancanze.. Si potrebbe riconoscere, con onestà, che non è tanto immeritato ciò che arriva...
Ognuno merita il raccolto in base a ciò che ha seminato, come l'ha coltivato, quanto impegno ci ha messo, etc etc.. e come dice Uno, non importa se questo arriva subito, domani, o fra dieci anni...

Sono totalmente d'accordo con Kaelfiori.gif ...ma è stato duro arrivare a capire,ammettere che raccogliamo ciò che abbiamo seminato,era più comodo pensare al caso ed alla sfortuna... dry.gif
Concordo anche con Jezfiori.gif riguardo al fatto che se penso di meritare un qualcosa me la aspetto e quindi l'unica soluzione è entrare nell'ottica di idee che non devi aspettarti nulla ...anche perchè l'attesa,l'aspettativa ti proietta nel futuro ed implica uno spreco di energia notevole,secondo me...
:C:

jezebelius 27-10-2007 17.49.56

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 35927)

Spesso, prima di dire "questo non me lo merito" quando qualcosa non va secondo i nostri piani, bisognerebbe fare mente locale su quelle che sono le nostre pecche/mancanze.. Si potrebbe riconoscere, con onestà, che non è tanto immeritato ciò che arriva...
Ognuno merita il raccolto in base a ciò che ha seminato, come l'ha coltivato, quanto impegno ci ha messo, etc etc.. e come dice Uno, non importa se questo arriva subito, domani, o fra dieci anni...

Mi è capitato anche di dire " questa cosa penso di non meritarla"non nel senso di come lo intendi nel post quanto proprio perchè, conscio delle mie mancanze, pensavo proprio che non fosse possibile accedere a questo " merito".

In un certo senso..insomma...controprestazione che identifica qualsiasi modo di fare o dire. Ci vedo anche un'assuznione di responsabilità in maniera consapevole; molto difficile però essere onesti con se stessi!
Il merito, per continuare, potrebbe anche essere identificato come " risultato" ovvero desiderio da soddisfare col minimo sforzo. Una pretesa quasi che contraddistingue, più o meno tutti.

gibbi 27-10-2007 22.37.38

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 35927)
Spesso, prima di dire "questo non me lo merito" quando qualcosa non va secondo i nostri piani, bisognerebbe fare mente locale su quelle che sono le nostre pecche/mancanze.. Si potrebbe riconoscere, con onestà, che non è tanto immeritato ciò che arriva...
Ognuno merita il raccolto in base a ciò che ha seminato, come l'ha coltivato, quanto impegno ci ha messo, etc etc.. e come dice Uno, non importa se questo arriva subito, domani, o fra dieci anni...

Con onestà ....è sempre e solo così?
Raccolgo sempre ciò che ho seminato io ?

jezebelius 28-10-2007 01.41.16

Citazione:

Originalmente inviato da gibbi (Messaggio 41963)
Con onestà ....è sempre e solo così?
Raccolgo sempre ciò che ho seminato io ?

Per quanto mi riguarda credo di si, anche se forse alludi alla possibilità di raccogliere ciò che qualcun altro ha seminato ( ?)
Non vedo perchè quando si parla di merito io debba prendermelo casomai anche lodandomi di quanto sforzo, impegno ci ho messo in una cosa e quando poi, all'inverso, si parla di raccogliere ciò che penso non meritare allora la responsabilità è di qualcun altro.
Partire secondo me da un presupposto consapevole, ora, vale a dire che, come dice Kael, il raccolto è sempre il risultato di ciò che ho seminato mi darebbe un vantaggio non indifferente su quella parte di me che, spesso, se ne esce attribuendo la responsabilità al di fuori, attribuendo al " caso o alla sfortuna", appunto, il merito di quel risultato.

Kael 28-10-2007 11.22.46

Citazione:

Originalmente inviato da gibbi (Messaggio 41963)
Con onestà ....è sempre e solo così?
Raccolgo sempre ciò che ho seminato io ?

Per quanto ho osservato io, sì. Anche se non è così facile rendersene conto, perchè a volte si può pagare anche anni dopo, quando ormai di quell'azione/semina non ci si ricorda nemmeno più... ed ecco che ci si domanda perchè e da dove arriva... Altre volte magari capita di pagare in anticipo, una sorta di "acconto", per un qualcosa che faremo in futuro. Il termine pagare in questo senso non è sempre negativo, si può pagare una multa per uno sbaglio fatto, ma si può anche pagare per acquistare un bene... solo che poi, fra "tempi di consegna" ed altro, può arrivare molto dopo...

Resta solo quell'antica massima, "dei padri ricadranno sui figli.." per la quale, in base all'eredità, può essere che ci arrivi un mucchio di soldi, ma anche delle cambiali non pagate... Ma questo non è del tutto immeritato, discendiamo da nostro padre, siamo sangue del suo sangue, quindi in potenza i suoi meriti e i suoi debiti sono anche i nostri per un discorso di memoria del sangue... quindi non è come ricevere dei debiti immeritatamente da un perfetto sconosciuto... Sottilmente, i suoi meriti e i suoi debiti sono anche i nostri... Ma questi, più che raccoglierli in vita, diciamo che li abbiamo in dotazione fin dalla nascita, nel senso che se sono nato come sono, è anche per merito (che può essere inteso anche in accezione negativa, quindi "colpa") di mio padre...

Tu come la pensi?

stella 28-10-2007 20.25.18

Citazione:

Originalmente inviato da gibbi (Messaggio 41963)
Con onestà ....è sempre e solo così?
Raccolgo sempre ciò che ho seminato io ?

Io penso che si raccoglie sempre quello che si semina, ma si raccoglie anche quello che hanno seminato altri....
Questo si ricollega un po' alla discussione "Buon sangue non mente".

Però non possiamo addossare il merito oppure la colpa di quello che siamo e che riusciamo a meritarci soltanto ai nostri genitori o ai nostri maestri... loro seminano qualcosa che sta a noi mettere a frutto.

Da loro riceviamo un retaggio, ma se non facciamo niente di buono nella vita non meritiamo nulla, insomma penso che dobbiamo investire quello che abbiamo ricevuto in eredità aggiungendo qualcosa di nostro.

Anche per la frase biblica che le colpe dei padri ricadranno sui figli per sette generazioni, secondo me significa che non possiamo cancellare le nostre radici, perchè tutto si paga, ma possiamo fare in modo di non ripetere gli stessi errori fatti da loro nel passato.

Perciò quello che riusciamo a realizzare è merito nostro, a prescindere da ciò che abbiamo ricevuto.

gibbi 28-10-2007 21.00.05

Con molta sincerità ....non mi riesce di pensare esternare nulla al momento.
Momento..... è da prima di pranzo che ti leggo e rileggo leggo.gif ... una ventina di righe scritte tutte per benino parole chiare .. nessuna possibilità di fraintendere .... ho bisogno di tempo ... la testa lavora lo stamaco è contratto .... grazie soprattutto della chiarezzafiori.gif

Kael 28-10-2007 22.05.36

L'importante credo sia non colpevolizzarsi Gibbi... Prendere coscienza di ciò che siamo, di ciò che abbiamo fatto e di come sono "andate" le cose, belle o brutte che siano, non deve essere fatto per dare un giudizio a se stessi o a chi abbiamo avuto intorno... Non si tratta di puntare il dito contro qualcuno, si tratta di capire, comprendere.. per avere una visione più completa del mondo e magari per non rifare gli stessi sbagli del passato...

Se sono stato invadente mi scuso, ma questo mi veniva... abbraccio:

Uno 28-10-2007 23.30.12

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 42008)

Resta solo quell'antica massima, "dei padri ricadranno sui figli.." per la quale, in base all'eredità, può essere che ci arrivi un mucchio di soldi, ma anche delle cambiali non pagate...

Beh non minimizziamo la cosa, come non dobbiamo usarla come scusante... una via di mezzo.

Diciamo che da una parte già alla nascita per certi punti di vista non siamo così neutri, vergini e senza qualcosa che poi molto probabilmente influirà in tutta la nostra vita (o a volte rimarrà latente senza mai uscire), d'altro canto abbiamo dalla nostra la responsabilità di agire nel miglior modo possibile.

Esempino va che faccio prima:

Compro un 'auto (esempio calzante, da questo punto di vista siamo macchine se qualcosa non cambia in noi), dalla fabbrica esce con determinati pregi e determinati difetti, se ha la frizione debole perchè è stata progettata male sarà inevitabile che con il tempo si romperà, ma con la mia guida potrò accelerare la cosa o rallentarla, potrò accorgendomi della cosa vedere se è il caso di cambiarla/ripararla prima del guasto irreparabile.. etc etc.

gibbi 28-10-2007 23.30.48

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 42059)
Io penso che si raccoglie sempre quello che si semina, ma si raccoglie anche quello che hanno seminato altri....
Questo si ricollega un po' alla discussione "Buon sangue non mente".

Però non possiamo addossare il merito oppure la colpa di quello che siamo e che riusciamo a meritarci soltanto ai nostri genitori o ai nostri maestri... loro seminano qualcosa che sta a noi mettere a frutto.

Da loro riceviamo un retaggio, ma se non facciamo niente di buono nella vita non meritiamo nulla, insomma penso che dobbiamo investire quello che abbiamo ricevuto in eredità aggiungendo qualcosa di nostro.

Anche per la frase biblica che le colpe dei padri ricadranno sui figli per sette generazioni, secondo me significa che non possiamo cancellare le nostre radici, perchè tutto si paga, ma possiamo fare in modo di non ripetere gli stessi errori fatti da loro nel passato.

Perciò quello che riusciamo a realizzare è merito nostro, a prescindere da ciò che abbiamo ricevuto.

Mi scuso Stella, non avevo letto il tuo intervento , anzi mi sembra non ci fosse quando ho postato , così ho risposto a Kael senza citare.fiori.gif


Nessuna invadenza Kael , spiace se le mie parole hanno trasmesso fastidio , sono solo frastornata....e confusa

gibbi 28-10-2007 23.42.16

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 42087)
Beh non minimizziamo la cosa, come non dobbiamo usarla come scusante... una via di mezzo.

Diciamo che da una parte già alla nascita per certi punti di vista non siamo così neutri, vergini e senza qualcosa che poi molto probabilmente influirà in tutta la nostra vita (o a volte rimarrà latente senza mai uscire), d'altro canto abbiamo dalla nostra la responsabilità di agire nel miglior modo possibile.

Esempino va che faccio prima:

Compro un 'auto (esempio calzante, da questo punto di vista siamo macchine se qualcosa non cambia in noi), dalla fabbrica esce con determinati pregi e determinati difetti, se ha la frizione debole perchè è stata progettata male sarà inevitabile che con il tempo si romperà, ma con la mia guida potrò accelerare la cosa o rallentarla, potrò accorgendomi della cosa vedere se è il caso di cambiarla/ripararla prima del guasto irreparabile.. etc etc.

Non è questo che faccio fatica ad accettare , anzi ...
Le domande che ho posto più su erano dettate dalla spiacevole sensazione che mi accompagna da troppo tempo oramai e che mette in evidenza una grande sproporzione fra quelli che a ben riflettere potrebbero essere i debiti contratti da me , causa mie mancanze errori ecc. ed il prezzo che mi viene richiesto , come se stessi pagando anche debiti di altri e non mi riferisco ai retaggi o al patrimonio che ho già alla nascita... non mi riesce megliononso.gif

Kael 29-10-2007 00.12.18

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 42087)
Beh non minimizziamo la cosa, come non dobbiamo usarla come scusante... una via di mezzo.

Beh, non mi sembrava di aver minimizzato... nel resto del post poi davo valore alla cosa e dicevo che li abbiamo in dotazione fin dalla nascita...
Il tuo esempio comunque è molto chiaro, il paragone fabbrica/padre rapportato a macchina/figlio rende molto più di quanto non fossi riuscito a fare io...

:C:

Kael 29-10-2007 00.27.18

Citazione:

Originalmente inviato da gibbi (Messaggio 42088)
Nessuna invadenza Kael , spiace se le mie parole hanno trasmesso fastidio , sono solo frastornata....e confusa

No Gibbi, non hanno trasmesso fastidio, anzi... sicuramente a me hanno trasmesso altro... fiori.gif

Citazione:

Originalmente inviato da gibbi (Messaggio 42089)
Non è questo che faccio fatica ad accettare , anzi ...
Le domande che ho posto più su erano dettate dalla spiacevole sensazione che mi accompagna da troppo tempo oramai e che mette in evidenza una grande sproporzione fra quelli che a ben riflettere potrebbero essere i debiti contratti da me , causa mie mancanze errori ecc. ed il prezzo che mi viene richiesto , come se stessi pagando anche debiti di altri e non mi riferisco ai retaggi o al patrimonio che ho già alla nascita... non mi riesce megliononso.gif

Dimentichi ciò che ho detto rispetto ad "acconti" in vista di acquisti futuri... nel senso che forse non stai pagando per "errori" passati, ma stai gettando le fondamenta per costruzioni future...
Non dico che sia per forza così, però presto o tardi, in un modo o nell'altro, le cose si riequilibrano sempre... Facciamo tutti parte di un grande Universo con miriadi di stelle e pianeti che girano, sospesi nel vuoto... ci fosse anche solo un piccolo disequilibrio e il mondo cadrebbe...

Ti dico solo un'ultima cosa: non sempre quelli che noi crediamo "debiti" sono tali, magari sono solo situazioni che per una ragione o per l'altra dobbiamo vivere... viceversa possono non sembrarci debiti quelli che invece lo sono davvero...
Per dirla in sintesi, un po' come un bambino che prende una sculacciata... la vive "male" almeno finchè non riesce a vedere in futuro che per lui è stata un bene...

Scusa se mi impiccio degli affari tuoi, prometto che non lo faccio più.. :C:

Uno 29-10-2007 01.57.43

Citazione:

Originalmente inviato da gibbi (Messaggio 42088)
Mi scuso Stella, non avevo letto il tuo intervento , anzi mi sembra non ci fosse quando ho postato , così ho risposto a Kael senza citare.fiori.gif

Se guardi in bacheca capisci perchè, molto sinteticamente Stella ha avuto dei problemi con il pc, qualcuno usava (usa?) la sua linea e veniva qui o altri posti dove è/era iscritta a scrivere insulti e varie. Di comune accordo con Stella verifico i suoi messaggi prima che siano pubblicati (se sono suoi), quindi c'era ma non era visibile.

Citazione:

Originalmente inviato da gibbi (Messaggio 42089)
Non è questo che faccio fatica ad accettare , anzi ...
Le domande che ho posto più su erano dettate dalla spiacevole sensazione che mi accompagna da troppo tempo oramai e che mette in evidenza una grande sproporzione fra quelli che a ben riflettere potrebbero essere i debiti contratti da me , causa mie mancanze errori ecc. ed il prezzo che mi viene richiesto , come se stessi pagando anche debiti di altri e non mi riferisco ai retaggi o al patrimonio che ho già alla nascita... non mi riesce megliononso.gif

L'ultimo post di Kael ti da un'altra alternativa reale, comunque ci sono cose che abbiamo fatto personalmente e che vediamo solo dopo altre esperienze, a volte neanche... anche se ce le mostrano non è facile vederle, solo quando cambiamo ne prendiamo le misure reali, a quel punto diventa più una conferma che altro.

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 42092)
Beh, non mi sembrava di aver minimizzato... nel resto del post poi davo valore alla cosa e dicevo che li abbiamo in dotazione fin dalla nascita...

Nessun problema, c'era un "solo" e ho preferito specificare :C:

stella 29-10-2007 11.51.26

Citazione:

Originalmente inviato da gibbi (Messaggio 42089)
Non è questo che faccio fatica ad accettare , anzi ...
Le domande che ho posto più su erano dettate dalla spiacevole sensazione che mi accompagna da troppo tempo oramai e che mette in evidenza una grande sproporzione fra quelli che a ben riflettere potrebbero essere i debiti contratti da me , causa mie mancanze errori ecc. ed il prezzo che mi viene richiesto , come se stessi pagando anche debiti di altri e non mi riferisco ai retaggi o al patrimonio che ho già alla nascita... non mi riesce megliononso.gif

Certe volte capita che il fardello che dobbiamo portare nella vita sia troppo pesante e sproporzionato rispetto i nostri errori e mancanze, e viene da chiedersi: "cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo???" e confrontando la nostra vita con quella di altre persone che pure sbagliano forse più di noi ci sembra che stiamo pagando anche la loro parte ...
Ma è veramente così ??? O siamo noi che con la nostra disposizione d'animo ci siamo messi in questa prospettiva ????
Ti faccio un esempio: si nasce con una buona apertura e fiducia verso gli altri, ci si sposa e si comincia a contrarre debiti, sia materiali che di fiducia verso altre persone e anche verso i figli, debiti di amore e di affetto...
Poi il matrimonio va male, i debiti sono stati contratti da una persona sola, la più forte in un certo senso ma più debole in quanto a carattere, quindi chi se ne è andato si è rifatto una vita senza il fardello che si è lasciato alle spalle sia materiale che in termini di amore e di affetto, la persona che ha contratto i debiti continua a pagare, non solo in denaro ma anche in difficoltà a rifarsi una vita sentendosi in colpa anche verso i figli per le difficoltà a cui li ha fatti andare incontro, e pensa: io che sono stata sempre buona devo pagare anche per chi non si è fatto troppi scrupoli di coscienza... così che si trova a pagare per tutti e le sembra che si meriterebbe qualcosa di più dalla vita non avendo mai fatto del male a nessuno...
Ma è anche vero che acconsentendo sempre, e accollandosi la responsabilità degli errori, ha accettato all'inizio il rischio di pagare per due... quindi quello che ci meritiamo deriva sempre dal nostro comportamento e atteggiamento verso le cose e gli avvenimenti... a volte dire no è molto meglio che acconsentire accollandosi pesi troppo grandi da portare...

Citazione:

Originalmente inviato da gibbi (Messaggio 42088)
Mi scuso Stella, non avevo letto il tuo intervento , anzi mi sembra non ci fosse quando ho postato , così ho risposto a Kael senza citare.fiori.gif

Ti ha già spiegato Uno il motivo per cui non hai visto subito il mio post, aggiungo solo che mi piacerebbe tanto scrivere in diretta, ma non posso mai essere sicura del tutto che non succeda di nuovo qualcosa di spiacevole, per cui preferisco che Uno controlli prima che un mio post venga pubblicato, approffitto per ringraziare Uno, e anche voi per la pazienza abbraccio:

Kael 30-10-2007 00.59.08

C'è ancora una cosa che mi va di dire in questa discussione... l'avevo sottointesa in un altro post ma penso valga la pena parlarne più specificatamente. Penso infatti che la maggior parte della gente dia una valenza errata alla parola debito, travisandone il significato. Si associa infatti quasi sempre a qualcosa di negativo, che so, un incidente, una "sfortuna", o in generale a qualsiasi evento che che ci faccia soffrire...
E' parere diffuso che se uno soffre sta pagando dei debiti.

Questo mi vede contrario per il semplice fatto che, in economia, si parla di debito quando un bene è GIA' stato acquistato. Ho avuto in passato quel bene, ed ora che lo devo saldare non otterrò più nulla di quanto non ho già avuto.
Quando una persona soffre invece la maggioranza delle volte "impara" qualcosa di nuovo, migliora se stessa, aumenta la sua resistenza, etc.. tutti aspetti questi che vanno ad accrescere il suo Essere... Se di debito veramente si tratta, ciò non dovrebbe avvenire, per il fatto che, come detto, quell'acquisto, quel bene, è già stato ottenuto in passato.

Solo nel caso in cui, in seguito ad una sofferenza o ad un evento negativo, non dovessi veramente ottenere nulla di buono, neanche solo un piccolo miglioramento in termini di consapevolezza, solo allora sarò daccordo di considerarlo a tutti gli effetti un debito. Ma come dice Uno non sempre è facile vederlo, magari possono passare anni prima di rendersi conto, di vedere se veramente non abbiamo ottenuto niente.

Ci sono cose che appena dopo 5, 10 anni mi sono reso conto che non erano debiti, ma semplici e normali pagamenti per una consapevolezza che, seppur con molta calma, ma alla fine è arrivata...
Per contro ci sono state anche altre volte (ma molto più rare delle prime) che veramente mi sono reso conto di "pagare" e di non ottenere nulla di ciò che non avevo già avuto, e solo quelli sono stati veri debiti. Questo sempre se io ora ci veda abbastanza bene. Magari in futuro potrei rendermi conto che nemmeno quelli erano debiti, ma era solo la mia coscienza di adesso che non riusciva ancora a vederli...

Io credo che prima di giudicare se qualcosa ce la meritiamo oppure no, prima sarebbe semplicemente da viverla fino in fondo, con quanta più umiltà possibile e assenza di giudizio, perchè altrimenti corriamo il rischio di non comprendere veramente fino a fondo ciò che ci arriva.. E la maggior parte delle volte, nascoste in quei gusci duri e sporchi che possono sembrare dei debiti, ci sono invece delle perle...


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 01.14.04.

Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271