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A92 27-01-2009 00.22.15

non è un ragionamento contorto

ma cosi credo che non se ne esca

siamo tutti, credo, consapevoli delle difficoltà nell'affrontare l'argomento alchimia.
Quindi io proporrei, per quanto possibile, di partire dall'inizio e seguire una linea. Eravamo partiti bene, col primo post; dal principio e dalle definizioni
ora credo che ci siamo persi, almeno io sicuramente.

Ad esempio si parla di antimonio, ma non abbiamo detto cosa sia, quindi si da per scontato che tutti lo sappiano, ma, e sono certo di quel che dico, qui quasi nessuno sa di che si tratta..

Io propongo una continuazione logica e per argomenti, in maniera da non generare confusione o parlare senza possibilità di essere capiti, ed andare avanti..

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Uno 03-02-2009 12.55.34

Citazione:

Originalmente inviato da A92 (Messaggio 64337)
vai avanti please

Dovrebbe essere emerso da vari discorsi, comunque per essere Alchimia occorre la partecipazione di un essere umano che in termini moderni è spiegabile inversamente con il principio di indeterminazione di Heisenberg.
Detta in maniera (molto) sintetica con questo principio si assume che qualsiasi fenomeno è condizionato dall'osservazione dello stesso fenomeno.
Tornando a noi, se un procedimento Alchemico lo seguo/preparo io sarà diverso dal se lo segui e lo prepari tu, come del resto qualsiasi cosa, anche cucinare una torta. Questo indagando bene avviene anche con la più "sterile" chimica, ma la concezione e la volontà di intenti, nonchè il risultato ricercato fa si che in questo caso ci si accontenti di un effetto che stia entro un certo range (campo) che tutto sommato non riusciamo neanche a vedere e che percepiamo come costante per tutte le ripetizioni del tal preparazione chimica.
Per capirci meglio, seguendo una ricetta precisa tutti riusciamo a fare una torta, se non riuscissimo a distinguere con il senso del gusto delle variazioni tra una torta ed un'altra, saremmo nella stessa condizione in cui una certa operazione chimica da sempre lo stesso risultato... o almeno ciò vediamo.

Con l'Alchimia vera il discorso cambia, non c'è un range (campo) di possibilità, c'è il cosiddetto piccolo spiraglio o passi per quello o non stai facendo Alchimia. Quindi i procedimenti sono importanti ma è altrettanto importante che l'Alchimista abbia delle specifiche caratteristiche, che poi alla fine si forma anche continuando a procedere nella Via dell'Alchimia.

La Spagiria è una via di mezzo tra l'Alchimia e la chimica da questo punto di vista.

A92 03-02-2009 21.33.50

ok per ora tutto chiaro

continua please.......

Kael 04-02-2009 00.20.14

Citazione:

Originalmente inviato da Uno (Messaggio 64327)
La distinzione principale tra le due, detta in maniera sintetica ed imprecisa è che la spagiria si può fare senz'anima solo tecnicamente, l'Alchimia no.

Io non avrei saputo dirlo in maniera migliore. Comunque si, si può dire che programmando un grande macchinario e dotandolo di tutti gli ingredienti necessari, esso saprà da solo eseguire e preparare qualsiasi tipo di ricetta e composto spagirico senza intervento umano, mentre dotandolo anche dell'oro più puro esso non potrà mai fare la Pietra, quella dipende soprattutto dall'Anima dell'Alchimista...

Kael 29-04-2010 10.54.02

Ho fatto alcune ricerche in francese (secondo Fulcanelli la lingua dei Diplomatici, ossia dei possessori della cabala fonetica, la lingua degli Dei) ed ho trovato analogie molto interessanti.

Mercurio (in francese mercure), si pronuncia in maniera impressionantemente simile a mére coeur, cuore di madre. Se prendiamo la Madre per eccellenza di tutti noi, la Santa Vergine, "notre dame", sappiamo anche che Gesù fu proprio il frutto del suo seno, del suo cuore. Il Mercurio dunque è il centro, il cuore, di quel Principio femminile, la Materia (Mater) rappresentato da Maria, la mère, foneticamente uguale a mer, mare.

Zolfo (soufre), dal canto suo, si pronuncia in maniera altrettanto simile a souffle (respiro) ed anche a soffio (sempre souffle). Ne deriva che Dio, all'inizio dei tempi, insufflò lo zolfo nella terra mercuriale da cui aveva plasmato l'uomo (come forma), e questo prese vita....

Ma non è finita. Il Sale, terzo Principio risultante dall'unione dei primi due (sel) si pronuncia foneticamente simile a scel, sigillo. Il Sigillo che "chiude" e sigilla appunto l'unione ormai più indivisibile dei primi due. Se alla morte quindi lo Spirito ci lascerà e "polvere eravate e polvere tornerete", con la Realizzazione della Grande Opera questo non sarà più possibile, zolfo e mercurio saranno "Sigillati" insieme per l'eternità, Spirito e Materia una cosa sola...

stella 30-04-2010 11.15.46

Citazione:

Originalmente inviato da Kael (Messaggio 85009)
Se alla morte quindi lo Spirito ci lascerà e "polvere eravate e polvere tornerete", con la Realizzazione della Grande Opera questo non sarà più possibile, zolfo e mercurio saranno "Sigillati" insieme per l'eternità, Spirito e Materia una cosa sola...

Quindi immortalità ? oppure risurrezione ? questo punto non mi è molto chiaro......

Kael 30-04-2010 23.51.00

Citazione:

Originalmente inviato da stella (Messaggio 85064)
Quindi immortalità ? oppure risurrezione ? questo punto non mi è molto chiaro......

Entrambe, per arrivare alla prima bisogna passare attraverso la morte iniziatica (e relativa risurrezione)

DragoRosso 14-02-2012 09.53.54

Salve,
Mi intrufolo nella discussione, spero di portare un contributo interessante, sono stati espressi diversi concetti errati, a mio modo di vedere quindi è difficile inziare un discorso chiarificatore in 2/3 righe, quindi cercherò di essere prolisso.
La natura e le forze cosmiche sono le uniche variabili in gioco, i principi della alchimia sono 3 ( mercurio sale e zolfo ), 4 sono gli elementi (terra, acqua, fuoco, aria), non si può prescindere da questi concetti, che tantomeno sono trascendentali.
La materia prima deve contenere tutti e tre i pricipi ed essere preparata attraverso i 4 elementi ( 7 numero alchemico perfetto ).
La materia prima è rara, ricordate che l'ermetismo alchemico e le "guide" lasciate dai saggi sono piene di insidie, contrari, omissioni, talvolta il mercurio è realmente il mercurio, talvolta lo zolfo è realmente lo zolfo....
Le vie alchemiche sono 4, la via umida, quella secca, quella mista, e quella breve.
Le vie alchemiche si distinguono per diversi aspetti, la durata è ininfluente, contano le diverse temperature di lavoro ( esempio via secca anche 1200 gradi celsius, nella via breve al massimo si arriva a 400 gradi ).
Ho potuto osservare il lavoro di un paio di artisti viventi, essi operano secondo metodologie arcaiche pur utilizzando strumenti moderni, io stesso sperimento usando il pyrex, l'alluminio e l'acciaio ( strumenti du lavoro ) e non materiali.
L'ultima indicazione che vi posso lasciare, è riferita alle materie prime necessarie per il conseguimento dell'opera, nella via umida il drago rosso costituisce una unione barbara e profana dei 3 principi, possiamo identificarlo serenamente nel cinabro, che però deve essere stato raccolto e scelto dall'artista ( l'artista è l'athanor ), nella via secca il drago nero, identificabile con la stibnite ( antimonite ),
Per quanto concerne l'artista, esso deve essere capace di distaccarsi il più possibile dall'opera ( vedi meccanica quantistica e rapporto con l'osservatore ), potrei affermare che l'artista "deve essere come l'ombra a mezzogiorno", l'artista sà come operare perchè sperimenta, ma lo fà con il cuore, la coscienza, la conoscienza, seguendo i ritmi naturali, la collocazione planetaria e cosmica.
Saluti

luke 14-02-2012 11.16.29

Ehm perchè la materia prima è la stibnite?
E' vero che qua e la si parla di stiibna, antimonio, ma non credo ci si riferisca a quelli "volgari", troppo facile sarebbe....
Poi dici che l'artista deve staccarsi dall'opera, ma non dovrebbe essere il contrario, cioè riuscire a entrare in consonanza, convibrando quasi con ciò che avviene dentro al forno?
Magari le stesse identiche operazioni producono effetti diversi a seconda che a compierle sia io o un vero Alchimista...

DragoRosso 14-02-2012 16.59.25

Salve Luke,
Posso confermare che si tratta di Stibnite, per quanto concerne L'Artista la mia considerazione era relativa alla trasformazione della materia prima, ovvero, la scintilla divina è dentro l'Alchimista ( cabala ) che cuoce nel suo Athanor ( ventre ) la mistura filosofica, mentre l'opera fisica avviene nell'Athanor fisico.
Il distacco fisico è inevitabile, la presenza fisica dell'artista inficia nel raggiungimento dell'opera, e gli Alchimisti conoscevano benissimo questo principio.
Aggiungo che nelle varie fasi di lavorazione, i saggi ci indicano diversi livelli di progresso, attraverso il colore della sostanza filosofica, nigredo ( putrefazio, la morte dell'ermafrodito cioè sole-luna, zolfo-mercurio, albedo, rubedo).
Si noti che non è possibile stabilire la colorazione nella via secca, in quanto tutte le operazioni vengono effettuate in crogioli, pignatte chiuse e non trasparenti, ciò nonostante, l'Artista è in grado di sapere esattamente in che fase interrompere un processo.
Consiglierei a chi si interessa di Alchimia di focalizzare l'attenzione sul fuoco filosofico del processo di formazione dell'opera, il sale ( o i sali ), ho letto nel thread diversi interventi al riguardo, ma ho notato che non si ha la minima idea di come trattare l'argomento.
L'urina, come altre materie "estranee" alla materia prima essenziale, hanno un curioso metodo di preparazione, nessun alchimista sarebbe in grado di preparare il materiale in modo adeguato se non fosse preparato in spagyria.
Ad ogni modo stiamo parlando di "magia" e non di chimica, ciò che avviene nella "bolla" (cornuta) o nel "crogiolo" dell'Alchimista, è un fenomeno non riproducibile con metodi scientifici tradizionali.
Saluti

luke 14-02-2012 17.56.49

Citazione:

Originalmente inviato da DragoRosso (Messaggio 109742)
Salve Luke,
Posso confermare che si tratta di Stibnite, per quanto concerne L'Artista la mia considerazione era relativa alla trasformazione della materia prima, ovvero, la scintilla divina è dentro l'Alchimista ( cabala ) che cuoce nel suo Athanor ( ventre ) la mistura filosofica, mentre l'opera fisica avviene nell'Athanor fisico.
Il distacco fisico è inevitabile, la presenza fisica dell'artista inficia nel raggiungimento dell'opera, e gli Alchimisti conoscevano benissimo questo principio.
Aggiungo che nelle varie fasi di lavorazione, i saggi ci indicano diversi livelli di progresso, attraverso il colore della sostanza filosofica, nigredo ( putrefazio, la morte dell'ermafrodito cioè sole-luna, zolfo-mercurio, albedo, rubedo).
Si noti che non è possibile stabilire la colorazione nella via secca, in quanto tutte le operazioni vengono effettuate in crogioli, pignatte chiuse e non trasparenti, ciò nonostante, l'Artista è in grado di sapere esattamente in che fase interrompere un processo.
Consiglierei a chi si interessa di Alchimia di focalizzare l'attenzione sul fuoco filosofico del processo di formazione dell'opera, il sale ( o i sali ), ho letto nel thread diversi interventi al riguardo, ma ho notato che non si ha la minima idea di come trattare l'argomento.
L'urina, come altre materie "estranee" alla materia prima essenziale, hanno un curioso metodo di preparazione, nessun alchimista sarebbe in grado di preparare il materiale in modo adeguato se non fosse preparato in spagyria.
Ad ogni modo stiamo parlando di "magia" e non di chimica, ciò che avviene nella "bolla" (cornuta) o nel "crogiolo" dell'Alchimista, è un fenomeno non riproducibile con metodi scientifici tradizionali.
Saluti

Ho capito che pensi sia stibnite, non ho capito perchè però....
Se la mistura filosofica avvenisse solo dentro l'artista, a che servirebbe l'opera fisica nel forno? mi sembrerebbe una perdita di tempo....

Sulla materia prima esiste già un 3d, si può continuare là. Io , da profano, mi ero fatto l'idea che non si trattasse di un solo materiale da utilizzare ma di un miscuglio di più materiali adeguatamente preparati.
Sicuramente ciò che avviene nell'alchimista e nel forno non risponde a leggi scientifiche riproducibili in serie.

DragoRosso 14-02-2012 18.31.15

La cosa avviene all'unisono, in contemporanea, dentro l'artista e nel forno, non è scindibile.
Non è che io pensi, sono certo, non conosco la via secca e non l'ho mai praticata, questo per la pericolosità delle sostanze che si vengono a formare, e per l'altissima probabilità di detonazioni.


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