Però mi sembra che stiate un pò dicendo: "moglie ubriaca e botte piena"
Intendo che sembrerebbe che diciate... ritardo solo la soddisfazione ma poi me la prendo... nell'economia dell'universo non funziona mica tanto, se ottengo il risultato (es capire come funziona una stella) mi sono "mangiato" quel bonus... se poi ho altre energie mi zompo anche la lattaia... ma sono due cose diverse e due "pagamenti" diversi la stessa cosa che dicevo con "l'osservazione aiuta prima a riappropriarsi di quello che si sta perdendo e poi ad aumentare il livello "vicino al culmine" raggiungibile e utilizzabile." Se evito sempre di zompare la lattaia e ne ho un desiderio fortissimo, vado in nevrosi, se una volta evito e studio la stella, ed un'altra volta evito la nevrosi dando sfogo al desiderio comunque posso nel frattempo osservarmi e capire da dove viene questo desiderio. Con il tempo sia conoscendo il desiderio, sia rafforzandomi posso aumentare l'intervallo cioè devio il-desiderio-che-scopro-non-essere-mio in faccio-quello-che-Voglio-veramente sempre più spesso e costantemente. :C: |
Infatti alla fine era questa l'idea che ne veniva fuori ...
Però potrebbe essere che la lattaia debba fare da controaltare e bilanciamento per un eccesso di carica ? Vero è forse che l'eccesso di carica và mantenuto e bilanciato diversamente ... boh ... |
Non esiste un eccesso di carica, esiste il non utilizzo dell'energia soio.gif
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Non parlo ovviamente delle riserve normali.. comunque anche quelle cambiano in continuazione, non sono ferme e fisse immobili. |
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…mi osservo e cerco, anzi devo, scoprire chi è che “vuole” da dove arriva questa fame, questo buco, questo filo che mi tira…quando l’ho scoperto so chi realmente mi sta tirando attraverso “l’illusione del momento” in questo momento ho della energia libera dal condizionamento che posso utilizzare perché ho visto chi la voleva utilizzare. “Lui” la cerca per nutrirsene ma posso utilizzarla invece io ma come? Forse per tagliare quei fili per chiudere quel collegamento? Come si fa? Quando conosco il meccanismo la nevrosi è scampata oppure è sempre dietro l’angolo? :C: |
help me
Se ho un desiderio che sia "sapere come è fatta una stella che zomparmi la lattaia" etc e scopro cosa mi spinge ad avere quel desiderio, cioè cosa si cela dietro, che succede? Posso evitare di dare spazio al desiderio (perchè ne conosco l'origine, oppure diviene comunque repressione?
Grazie :C: |
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Non serve necessariamente sapere da dove viene un desiderio, piuttosto sarebbe più importante sapere se è un desiderio vero o qualcosa di indotto da noi o da altri... Siamo da capo? icon_mrgr: Ci provo eh... un Desiderio è qualcosa di innato... è il nostro Essere che si muove... io posso desiderare di fare del bene se sono buono altrimenti non è un vero desiderio è un bisogno di mettersi a posto la coscienza... cosa che inevitabilmente non accade. Quindi se ci pensiamo è quasi tutto bisogno e poco desiderio... reprimere i bisogni non va bene.. anche se sai da dove vengono... non puoi neanche eliminare l'origine, devi cambiare integralmente perchè questo accada.... Se c'è un tavolo che balla perchè una zampa è più corta potresti fermarlo mettendo della carta sotto la zampa opposta a quella più corta, però poi il tavolo rimarrebbe storto, beh l'origine dei bisogni è come quella zampa opposta a quella corta... non si risolve da li , al massimo rimedi ma con dubbi risultati, il tavolino deve stare dritto. :C: |
Secondo me bisogna imparare a Scegliere,così sarà possibile distingure i desideri sani,utili, da quelli inutili,diventerà tutto naturale...
Finchè non ci conosciamo davvero non abbiamo le basi per supportare dei desideri,per vedere dove vogliono andare a parare. Quando ti Svegli tutto si chiarisce,è quello il fulcro da cui tutto si chiarisce,è lì che bisogna mettere tutto l'impegno secondo me... Quando sai da dove nasce un desiderio cambia poco se non capisci pure dove vuol andare a parare e perchè...penso che è meglio lasciarlo libero di esistere,accoglierlo ma non prenderlo seriamente finchè non sai chi Sei....è strano che lo dica io,ma è tutto collegato...a me sembra che c'è sempre un ordine da seguire,quando si vuole saltare un passaggio nascono dubbi e titubanze...fiori.gif Come dice Uno bisogna allungare la gamba del tavolo,anche a costo di sostituirla definitivamente...:C: |
e quando ti conosci cosa cambia? (provocazione)
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Questo discorso mi fa pensare anche al Comandamento di Tomaso che stavamo osservando in questi giorni,pensa te...meglio se prendo una pausa vah:@@ |
Dai Turi... ste provocazioni non servono a nulla se non a mandare fuori tema i discorsi
Come cosa cambia se ti conosci? Cambia tutto Che Cassi stia enfatizzando e dando per scontate alcune cose è un'altro discorso... però così non la provochi a capire.... anche perchè non ci hai messo nessun cuore nel vedere il suo messaggio, hai preso la prima parola che ti riusciva di girare facilmente e senza fatica, ed era una che non potevi girare.... cambia cambia... |
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Ecco la differenza del cuore....
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beh ho usato un modo brusco ma mi pare che cassandra abbia risposto. vedo vedo che cassandra da quando è entrata qui è di molto cambiata. ha aperto gli occhi . questo è di certo merito tuo ciauzz |
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poi via via ti sembra di "volare" letteralmente sulle ali di questa nuova consapevolezza. quanto vedo in te attualmente mi riempie di gioia. Ha rinvigorito anche me. un abbraccio |
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Ora mi si è generata una tensione tale che sento tutti i nervi tirare. :U Si lo so Uno abbraccio: sono dura di comprendonio forse perchè lotto per trovare ciò che vorrei invece di ciò che c'è. martello.: |
hai provato sciura maria a pensare che magari lotti contro te stessa?
magari prova a "lasciar andare" i nervi |
Direi che lotto contro un automatismo, ( cercando di allargarmi) ovvero prima l’ho guardato attentamente so a cosa conduce e da dove nasce posso scegliere di non arrivarci.
Se ho bisogno di "nutella" perché mi piace ma so che mi porta ad avere un ascesso ogni volta, se mi faccio prendere dalla gola automaticamente pago e non so perché ho l’ascesso, se invece ho già visto e studiato che il bisogno di "nutella" l’ho perché ho bisogno di "approvazione" invece che mangiare la "nutella" e cuccarmi l’ascesso ( che poi mi porterà a perdere il dente) cerco di darmi da sola "l’approvazione" che mi serve. Ho compreso che ci sono bisogni travestiti da desideri e che vanno un po’ assecondati e un po’ no e sempre sotto osservazione, ma se nell’esempio del caso sopra la posta in gioco è importante che si deve fare? Gli esempi sono fittizi. P.S. Turi ti dispiacerebbe molto usare il mio nick, grazie. |
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grazie abbraccio: |
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Certo Kael, meglio ancora comprare un tavolino nuovo bello lucido... ma di cosa stavamo parlando? (almeno io nella mia risposta, poi è andato un pò fuori)
Di accorgersi o meno da dove vengono desideri e bisogni, di come fare... e il tutto si riaggancia alla tensione poi.... :C: |
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Convengo però che finchè non si ottiene un cambiamento integrale (tavolo nuovo che non balla) i bisogni ci saranno sempre, e non assecondarli (cioè reprimendoli) porta a problemi ancor più gravi (il tavolo storto può far cadere i piatti ad esempio...) Quindi l'ideale secondo me è ciò che ha detto RedW: una volta ascolto il bisogno, un'altra volta no, il tutto sempre osservandomi attentamente, così da conoscermi sempre meglio e imparare quali siano i bisogni reali e quali no... |
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Mi capita di osservarmi (in quello che riesco) ed a un certo momento il bisogno annebbia l'osservazione. Solo dopo ne vedo gli effetti. Ma durante il bisogno, esso è padrone di me. Questa analisi a posteriori aiuta a capire chi sono. La prossima volta il bisogno avrà meno "forza" e lavorandoci arriverò ad essere padrone di me stesso e ad osservarmi nel momento che il bisogno nasce in me. A quel punto sarò io a decidere e a non essere deciso dal bisogno. Il negarmi un bisogno è un modo per trattenere dentro quella energia che alimenta il bisogno stesso. A quel punto osservare cosa muove (scalda) dentro aiuta a capire chi sono. Questo è possibile solo ad un certo punto dell'osservazione perchè il rischio è cadere nella repressione del bisogno. |
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